
Asl To4, reperibilità e turni massacranti in corsia: i soldi per gl’infermieri non ci sono e il Nursind insorge

Turni massacranti, riposi saltati, straordinario non pagato ma trasformato in ore di compensazione delle quali non si riesce mai ad usufruire: non è una bella situazione professionale quella che stanno attraversando gli infermieri in servizio negli ospedali delle Asl piemontesi e la To4 di Ivrea, Ciriè e Chivasso, non fanno eccezione. Il blocco del turn over, che perdura ormai da diversi anni, ha di fatto peggiorato la situazione soprattutto nelle corse dove si registra una grave carenza di personale infermieristico con disagi che si riflettono sull’efficacia del servizio offerto ai pazienti. Giuseppe Summa segretario provinciale del Nursing e Marco Boccacciari della segretaria del Nursind Asl T04 sono proprio decisi a evidenziare con la dovuta energia la situazione di estrema e continua precarietà che influisce anche sulla qualità della vita degli infermieri.
E’ sulla scorta di questi drammatici dati di fatto che l’organizzazione sindacale autonoma che rappresenta e tutela gli infermieri, non solo richiede l’assunzione del necessario personale ospedaliero e, in attesa che questo avvenga ha presentato nei giorni scorsi un progetto specifico per contenere, in qualche modo, il disagio evidenziato dal personale. Nella fattispecie si chiede l’erogazione di “una indennità specifica per il personale infermieristico e Oss a seguito della chiamata a copertura di un turno per assenza improvvisa.
Un riconoscimento di tipo economico – spiegano i dirigenti dell’organizzazione sindacale -, che non deve di certo sostituire la richiesta di nuove assunzioni, ma indennizzare una responsabilità che da anni il personale in questione si assume.
Progetto presentato al tavolo delle trattative dove pare sia interesse di tutti parlare della distribuzione dei 439 mila euro per 120 dipendenti , molte delle quali amministrativi. Parliamo delle famose posizioni organizzative, posizioni che dietro un riconoscimento economico dovrebbero portare miglioramenti e raggiungere degli obbiettivi. Peccato che non è dato sapere quali siano questi obbiettivi.
Avevamo chiesto rispettivamente segretario provinciale e segretario aziendale, che parte di questo fondo fosse utilizzato per un progetto di riconoscimento del disagio al quale l’Azienda, ma anche buona parte del sindacato, pare non essere interessato”.