
Appalto sospetto: la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per Mascheroni, Maddio e Maggiotti

Nel mirino della procura di Ivrea era finito, due anni fa, un appalto considerato sospetto relativo all’asfaltatura delle strade di Castellamonte; adesso, dopo due anni di indagini, il procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando ha chiesto il rinvio a giudizio per tre delle cinque persone indagate con l’accusa di turbativa d’asta e falso ideologico. Il rinvio a giudizio è stato chiesto per l’ex sindaco di Castellamonte Paolo Mascheroni, Giovanni Maddio ex vicesindaco e che alle ultime elezioni comunali è finito in minoranza e l’ex responsabile (da pochi giorni in pensione) dell’Ufficio Tecnico Comune Aldo Maggiotti.
La procura eporediese ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari l’archiviazione della posizione di altri due indagati: l’ex assessore Roberta Bersano (oggi vicesindaco nella giunta Mazza) e di Maurilio Savoia Carlevato che era candidato nella lista di Giovanni Maddio alle scorse elezioni comunali. L’inchiesta sarebbe giunta a una svolta: due anni fa , nel mese di giugno, i carabinieri sequestrarono negli uffici comunali numerosi faldoni legati a quell’appalto che fu bandito nel 2015 ma che in realtà era stato affidato senza indire una gara d’appalto.
Le opere furono eseguite tra il 2013 e il 2014. Stando a quanto sostiene la pubblica accusa con l’indizione del bando l’amministrazione avrebbe cercato di rimediare al reato commesso. Il prossimo lunedì 0 ottobre avrà luogo l’udienza preliminare al cospetto del Gip del tribunale di Ivrea.