
Anche una donna di Ivrea nella banda degli agenti di commercio che truffava gli anziani

La dinamica della truffa era semplice e ormai più che collaudata: con il sistema del porta a porta tre agenti di commercio costringeva le vittime prese di mira ad acquistare costosissimi e inutili prodotti per la casa. Acquisti che incidevano notevolmente sui conti in banca del malcapitati finiti nella rete tesa dai tre agenti di commercio che si erano dedicati con profitto alla truffa. Nella banda faceva parte anche una donna residente a Ivrea. La loro attività è andata avanti fino a quando i carabinieri della stazione Neive di Alba li hanno arrestati, nel corso dell’operazione “Porta a Porta” con l’accusa di truffa aggravata, estorsione e circonvenzione d’incapace. Adesso tutti e tre si trovano agli arresti domiciliari.
L’operazione compiuta dai carabinieri rientra nel contesto della prevenzione delle truffe e della tutela della fasce più deboli, in particolare degli anziani e ha riguardato le province di Torino, Cuneo, Aosta, Bielle e Novara. Ad avviare l’indagine erano state le rivelazioni di un direttore di una filiale di banca che si era insospettivo per i frequenti e anomali prelievi compiuti da una correntista. La cliente, operatrice scolastica in pensione e rimasta vedova, era letteralmente in balia dei venditori senza scrupoli che l’avevano costretta a richiede un prestito per continuare ad acquistare prodotto che non le servivano a nulla e a a prezzi gonfiati.
La donna era soltanto una delle vittime della banda di truffatori: altri anziani erano costretti a pagare, a volte con minacce, sottoscrivendo contratti d’acquisto di beni costosi e assolutamente inutili e, in qualche caso, i membri della banda accompagnano le vittime a prelevare i contanti allo sportello bancomat. Poi l’intervento dei carabinieri e gli arresti domiciliari.