Alluvione a Valencia, l’annuncio di Bagnaia: “Io non correrò anche a costo di rinunciare al Mondiale”

Colpo di scena nel mondo della MotoGP: il Gran Premio di Valencia, che avrebbe dovuto chiudere la stagione, è stato annullato. La decisione, arrivata poco prima delle 14, è scaturita a seguito delle parole pesanti del campione in carica Pecco Bagnaia, che alla vigilia del penultimo appuntamento del mondiale in Malesia ha espresso una chiara presa di posizione etica sulla tragedia che ha colpito la Spagna con la recente alluvione.

“Non credo sia giusto correre a Valencia,” ha dichiarato Bagnaia, pilota di punta della Ducati e originario di Chivasso. “Spero che prenderanno in considerazione che, a livello etico e per quello che sta succedendo, andare a correre là non è la cosa corretta. Io non sono disposto a correre là. A costo di perdere il mondiale.” Una dichiarazione forte e determinata, che ha scosso profondamente il paddock. La sua posizione è stata condivisa anche da Jorge Martin, leader della classifica mondiale con un vantaggio di 17 punti su Bagnaia. Martin ha definito “eticamente un errore” l’ipotesi di disputare la gara a Valencia in queste circostanze.

La pressione delle dichiarazioni di Bagnaia e Martin sembra aver accelerato la decisione della Federazione, che ha scelto di annullare l’evento di Valencia, mettendo in primo piano le considerazioni etiche e il rispetto per le vittime della calamità. Rimane ora da capire se la stagione di MotoGP si chiuderà con il Gran Premio di Malesia, in programma questo fine settimana, o se la federazione troverà una sede alternativa per ospitare l’ultimo evento.

Bagnaia e Martin hanno mostrato come, in situazioni di emergenza, l’etica e la solidarietà possano prendere il sopravvento anche su un evento sportivo di importanza mondiale, ricordando a tutti che lo sport non può prescindere dalle sue responsabilità sociali.