
All’hotel Rigopiano travolto dalla slavina, all’opera anche i migranti di Settimo Torinese
La solidarietà non ha colore e neanche nazionalità: lo dimostra il fatto che una decina di migranti africani rifugiati o richiedenti asilo, volontari presso la Croce Rossa italiana di Settimo Torinese, ha chiesto di essere impiegato nelle zone dell’Abruzzo crudelmente colpite dal terremoto e dalle slavine.
Il gruppo di giovani provenienti dal Ghana, dal Mali e dalla Nigeria, presta attualmente presso la base operativa di Penne, in provincia di Pescara. Due di loro fanno parte delle squadre di soccorritori che stanno alacremente lavorando all’hotel Rigopiano che, mercoledì scorso, è stato letteralmente spazzato via da una slavina.
Il bilancio della tragedia è ancora del tutto provvisorio: il corpo di un uomo è stato individuato nel pomeriggio di domenica 22 gennaio tra le macerie e la neve. Sale così a 6 il numero delle vittime accertate. Undici, tra i quali 4 bambini, sono le persone estratte vive mentre i dispersi segnalati sarebbero ancora 24. I soccorritori sperano ancora di poter salvare qualche sopravvissuto.