
Alberi tartufigeni abbattuti, Clara Marta interroga la Città Metropolitana: “Serve una gestione trasparente e condivisa”
Preoccupazione crescente nei territori collinari del Torinese per l’abbattimento di numerose alberature secolari, in particolare tigli, lungo l’asse viario Bardassano–Chieri e in alcune aree limitrofe come Lauriano e Brozolo. A sollevare il caso in Città Metropolitana è la consigliera Clara Marta, eletta nel Chivassese, che ha presentato una formale interrogazione rivolta al sindaco metropolitano e ai dirigenti competenti, con la richiesta di fare chiarezza sugli interventi già effettuati e su quelli eventualmente programmati.
La segnalazione iniziale è arrivata lo scorso 25 giugno da due realtà attive sul territorio – l’associazione Trifole & Trifolè di Rivalba e la FILC, Federazione Italiana Liberi Cercatori – che hanno denunciato l’abbattimento di piante ritenute da decenni fondamentali per la tenuta dell’habitat tartufigeno della zona. Le associazioni sostengono che molti esemplari rimossi non mostrassero segni di criticità strutturale o fitosanitaria, e che dunque l’intervento avrebbe comportato una perdita ambientale ed economica irreversibile per la vocazione tartufigena dell’area.
Nell’atto ispettivo presentato in Città Metropolitana, Clara Marta – in sinergia con il collega Daniel Cannati – chiede se l’ente fosse a conoscenza degli abbattimenti, quali valutazioni tecniche siano stati effettuati e se esistano relazioni ufficiali consultabili. I due esponenti politici richiedono inoltre la possibilità di sospendere eventuali ulteriori tagli, in attesa di una verifica sul campo condotta insieme a rappresentanti delle associazioni e a un agronomo terzo. Prospettano infine l’opportunità di istituire un protocollo stabile di gestione condivisa delle alberature tartufigene, ispirato a criteri di trasparenza, tutela paesaggistica e scientifica indipendente.
“Proteggere gli alberi tartufigeni – sottolinea la consigliera metropolitana – significa difendere una parte importante dell’identità e dell’economia rurale locale, che coinvolge anche il Canavese e tutta l’area omogenea 10. Le scelte sulla gestione del verde non possono più avvenire senza confronto con chi vive e valorizza quotidianamente il territorio”. Entrambi i consiglieri si sono detti disponibili a un sopralluogo con i tecnici della Città Metropolitana per verificare direttamente lo stato delle alberature e promuovere soluzioni condivise, sostenibili e rispettose dell’ambiente.