
Agliè, anche Confindustria Canavese contro la chiusura domenicale del castello ducale

Il castello ducale di Agliè non può chiudere i battenti nel fine settimana perché mancano i fondi sufficienti per pagare gli straordinari al personale e per la manutenzione della struttura. Non è solo il comune a rendersene conto, ma anche Confindustria Canavese che ha lanciato un appello per evitare la chiusura del castello ducale che causerebbe un irreparabile danno per il territorio alladiese che ha nella ex residenza sabauda, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’Umanità, un importante punto di riferimento economico proprio per l’interesse turistico che suscita.
Nella sua incursione romana, dove si è recato tre giorni fa insieme al vice-sindaco della Città Metropolitana Alberto Avetta per illustrare il dettagliato progetto relativo alla celebrazione del centenario della morte del poeta crepuscolare Guido Gozzano, il sindaco di Agliè Marco Succio ha approfittato dell’occasione per affrontare la questione con il più stretti collaboratori del ministero alla Cultura Dario Franceschini. Ovviamente niente assicurazioni se non quella di un interessamento concreto per cercare di aggirare l’empasse.
Un’occasione per risolvere positivamente la questione potrebbe anche arrivare dal Polo Museale che riunisce le cinque ex residenze sabaude con Venaria come cuore pulsante del sistema e il castello ducale di Agliè quale propaggine periferica canavesana.
Le opportunità offerte dal Polo Museale sono molteplici: una su tutte quella di poter visitare con un solo biglietto tutte e cinque le residenze. Nelle pieghe del piano di investimenti previsto per la realizzazione del circuito turistico-culturale, potrebbero saltar fuori parte dei fondi necessari per evitare che la chiusura del castello possa creare ulteriori danni di immagine al paese, al territorio canavesano e allo stesso ministero della Cultura.