
“Addio Laura. Il cammino ti sia lieve”. L’ultimo saluto di Ivrea all’ultimogenita di Adriano Olivetti

Tutta la città si è fermata quest’oggi per tributare l’ultimo saluto a Laura Olivetti, ultimogenita di Adriano, scomparsa nella serata di sabato scorso per una grave malattia. Ha scelto la sua casa che sorge sul Monte Navale per esalare l’ultimo respiro. Nella città dove aveva visto la luce. Nella città dove il padre aveva creato una realtà che tutto il mondo ci ha invidiato per decenni. Non solo Ivrea ma anche tutto il Canavese è in lutto. Con Laura Olivetti scompare il simbolo dell’impegno e della genialità canavesana.
Parecchie centinaia di eporediesi e canavesani sono sfilate in religioso silenzio nella camera ardente allestita dall’Amministrazione comunale nella sala consigliare di Palazzo di Città. E un’immensa folla ha partecipato alla Santa Messa in Duomo celebrata dal vescovo monsignor Edoardo Cerrato. Laura Olivetti ha dedicato la sua vita a guidare la Fondazione dedicata alla figura del padre. A quel padre al quale assomigliava tanto e non solo nei tratti somatici ma nel carattere forte e determinato e nel coraggio di difendere fino all’ultimo le proprie scelte.
Ivrea e il Canavese perdono una figura culturale di grande riferimento. Dopo la laurea ha collaborato con la cattedra di Igiene Mentale della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università “La Sapienza” di Roma. Laura Olivetti si è anche occupata del problema dei rifugiati e ha dedicato gran parte della vita, in seno alla Fondazione che porta il nome del padre, alla costituzione dell’archivio storico. Tra le altre alte cariche che ha ricoperto figura anche quella di membro della Awr (l’Associazione per lo studio del problema mondiale dei rifugiati).
Nel 1979 fu anche Mugnaia del Carnevale di Ivrea. Nel passato, in occasione del centenario della fondazione dell’Olivetti, promosse la candidature di Ivrea a patrimonio dell’Umanità. Donna di grande spessore morale, Laura Olivetti, si dedicò con grande energia ai problemi sociali che affliggono gran parte dell’umanità. Quest’anno ha ricevuto il Premio Unesco “Ombre della Sera” alla Cultura ed era membro dell’organizzazione che riunisce i responsabili delle Fondazioni di tutto il mondo.