
Abusava della nipote sedicenne che era rimasta orfana. Condannato imprenditore di Caluso

I suoi genitori erano mancati e la fanciulla era rimasta sola al mondo. Per quella ragione fu affidata a uno zio che avrebbe dovuto badare al suo sostentamento e alla sua educazione. Ma ben presto le amorevoli cure dello zio si dimostrarono troppo affettuose e la convivenza divenne un vero e proprio incubo. Lo zio si trasformò in breve tempo in un Orco che più volte abusò della sedicenne. La fanciulla si confidò con una parente che la convinse a sporgere denuncia, e l’uomo, un imprenditore di Caluso, è comparso davanti al giudice monocratico di Ivrea.
Al termine del processo (che si è stato celebrato a porte chiuse) l’imputato, un sessantenne è stato condannato, nella mattinata di martedì 20 settembre, a cinque anni e sei mesi di reclusione per violenza sessuale e al versamento di una provvisionale alla ragazza di 15mila euro. La pubblica accusa ha contestato all’uomo almeno quattro episodi: quelli raccontati dalla ragazza che, al tempo dei fatti era minorenne. Più volte l’imprenditore aveva cercato di baciarla e di toccarla nelle parti intime e una volta le si era mostrato nudo.
Gli abusi sarebbero stati consumati nel lasso di tempo che va dal 2009 al 2011. Due anni dopo, nel 2013, l’imprenditore calusiese era stato condannato in primo grado a un anno e dieci mesi per violenza sessuale compiuta ai danni di una sua giovane dipendente. L’avvocato difensore attenderà che le motivazioni della sentenza siano depositate per il ricorso in Appello.