
A Bruxelles firmato il protocollo tra Regione Piemonte e For.Agri per la valorizzazione delle competenze in agricoltura
Un nuovo modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato per valorizzare il lavoro agricolo è stato siglato oggi a Bruxelles. Nella sede del Parlamento Europeo, la Regione Piemonte e For.Agri – il fondo interprofessionale per la formazione continua in agricoltura – hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che punta a rafforzare il sistema della formazione professionale e della certificazione delle competenze nel settore agricolo.
L’accordo nasce per integrare i percorsi formativi finanziati da For.Agri con il sistema regionale di Individuazione, Validazione e Certificazione delle competenze (IVC), già previsto dal Repertorio delle qualificazioni professionali del Piemonte, referenziato all’Atlante nazionale del lavoro.
Una formazione che parte dalla persona
“Non si tratta solo di un atto formale – ha dichiarato il vicepresidente della Regione Piemonte e assessore a Lavoro e Formazione, Elena Chiorino – ma di un impegno concreto per mettere al centro la persona, valorizzare il lavoro e dare forza a uno dei pilastri del nostro sistema produttivo: l’agroalimentare. Un’eccellenza italiana che nel mondo è sinonimo di qualità e tradizione”.
Secondo Chiorino, la formazione professionale deve essere concreta, aggiornata e certificata: “Solo così possiamo sostenere le imprese, offrire opportunità reali a chi cerca o cambia lavoro e tutelare il nostro patrimonio di competenze. È questa la visione di una nazione competitiva, che cresce senza lasciare nessuno indietro”.
Un investimento su competenze e occupabilità
Il protocollo, sottoscritto al termine del workshop “For.Agri in Europa: verso un patto europeo sulla formazione in agricoltura”, mira a rendere la certificazione delle competenze accessibile anche per coloro che hanno acquisito esperienza fuori dai percorsi scolastici e formativi tradizionali, riconoscendo il valore del lavoro svolto sul campo.
“Quello firmato oggi – ha affermato Vincenzo Conso, presidente di For.Agri – è un passo decisivo per rafforzare il capitale umano del settore agricolo italiano. Dimostra che la collaborazione tra enti pubblici e fondi interprofessionali può generare strumenti efficaci e replicabili in altri contesti europei”.
Un tavolo tecnico e 6 milioni per le microqualificazioni
Tra i punti qualificanti del protocollo:
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l’istituzione di un Tavolo tecnico congiunto tra Regione Piemonte e For.Agri, che avrà il compito di monitorare i fabbisogni formativi, aggiornare il repertorio delle qualificazioni e sviluppare microqualificazioni su misura per il settore agricolo;
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un investimento regionale di 6 milioni di euro destinato a rendere i servizi IVC (Individuazione, Validazione e Certificazione delle competenze) più diffusi e accessibili;
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attenzione particolare per giovani, disoccupati e lavoratori a rischio di espulsione dal mercato del lavoro, in un’ottica di inclusione e rafforzamento dell’occupabilità.
Un progetto, dunque, che guarda lontano, mettendo al centro la persona, il lavoro e la qualità delle competenze, con l’ambizione di diventare un punto di riferimento anche a livello europeo.