Grande cerimonia sabato 22 ottobre a Busano per l’intitolazione di tre nuove vie a due imprenditori e a un ministro provinciale dei frati Cappuccini. Alla presenza di un’autentica folla (più numerosa che alla patronale del paese ha commentato il sindaco Giambattistino Chiono) il primo cittadino, ha scoperto i cartelli dedicati all’imprenditore busanese Carlo Pomatto, al salassese Emilio Serena e al padre Cappuccino Antonio Vassallo. Un avvenimento di assoluto rilievo per il centro abitato che, negli anni ha dato vita ad un’area industriale che è diventata nel tempo una piattaforma capace di attirare numerosi imprenditori.
La commovente cerimonia ha avuto luogo nel pomeriggio di sabato e si è articolata in diversi luoghi: il locale cimitero dove riposano le salme di Carlo Pomatto e padre Vassallo, e il punto d’inizio delle tre nuove strade.
Alla memoria di Carlo Pomatto, nato il 6 marzo 1919 e deceduto il 30 novembre 1976, il consiglio comunale ha deciso, all’unanimità, di intitolare la strada che parte da via Rolando Perino, circumnaviga lo stabilimento Siderforge e si innesta in via Einaudi. Emilio Serena era nato a Salassa il 25 novembre 1909 e è scomparso il 3 giugno 1991, ma aveva deciso di localizzare la sua azienda a Busano: alla sua memoria è stata invece intitolata la strada che parte da via Rolando Perino, fiancheggia lo stabilimento Sirelma e termina al confine comunale. A padre Antonio Vassallo, nato a Busano il 5 marzo 1924 e morto il 19 gennaio 1965 è stato dedicato, infine, il lato est di via delle Nocette nel tratto compreso tra l’inizio della strada sino all’incrocio con strada Maioletti.
All’evento hanno preso parte le famiglie di Carlo Pomatto, di Emilio Serena, di padre Vassallo e alcuni confratelli: il momento di palpabile commozione tra i presenti si è verificato nel solenne momento in cui sono stati scoperti i cartelli che riportano i nomi degli illustri imprenditori e dell’intraprendente frate cappuccino che è ricordato, oltre che aver ricoperto il ruolo di ministro provinciale dell’ordine dei frati minori fondato da San Francesco, anche per aver dato vita al convento di Cossato e a tante opere di solidarietà a favore dei più indigenti. A sottolineare i momenti salienti della manifestazione sono state le brave majorettes e la Filarmonica di Ozegna.
Nel discorso commemorativo il sindaco Giambattistino Chiono ha messo in evidenza, non senza una certa emozione, l’intuizione e la capacità imprenditoriale di Carlo Pomatto ed Emilio Serena: due uomini, diversi per carattere, ma che dal nulla, in un momento in cui, nel dopoguerra l’economia si stava riprendendo, hanno avuto in comune l’intuizione di fondare quelle che un tempo venivano definite “boite” (piccole officine nelle quali insieme al titolare lavoravano alcuni operai) e, che negli anni anni hanno assunto dimensioni del tutto ragguardevoli. Erano tempi difficili, nei quali l’orario di lavoro era molto elastico e si sudava tutto il giorno, da mane a sera, senza guardare l’orologio, dal lunedì alla domenica mattina. Sacrifici che non stati compiuti invano: non solo i due imprenditori hanno creato aziende floride, ma hanno avuto la fortuna di poter contare su figli e nipoti che hanno dato una nuova dimensione internazionale alle aziende busanesi.
Al termine della giornata, intorno alle 17,00 la cerimonia si è conclusa con un sontuoso bouffet offerto a tutti i partecipanti dalle famiglie di Carlo Pomatto, Emilio Serena e di padre Antonio Vassallo. “Il nostro era un atto dovuto – spiega il primo cittadino di Busano -. Dovuto e sentito: la comunità non può non essere grata a padre Vassallo, a Carlo Pomatto e a Emilio Serena, per aver dato lustro, ognuno nei rispettivi campi, al comune di Busano in Italia e nel mondo. E di questi uomini, anche a distanza di decenni andiamo oltremodo fieri”.
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