
Ivrea: sfuma l’ampliamento del liceo Botta. E scoppia la protesta di docenti e studenti
Tante promesse su un ampliamento che sembrava ormai un dato di fatto e invece, alla fine, non se ne è fatto nulla. I 1.300 studenti del Liceo Botta di Ivrea, lunedì 12 settembre, primo giorno di scuola, si ritroveranno alle prese con i soliti problemi: niente secondo laboratorio multimediale-linguistico. Al suo posto è stata istituita un’altra classe. La quarantatreesima.
La polemica esplode virulenta, proprio alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico. Personale docente, operatori scolastici e studenti da tempo lamentano una cronica carenza di spazi che, a loro dire, penalizza l’attività didattica. In sostanza l’ampliamento previsto non avrà luogo, anche se gli spazi da utilizzare non mancano: a disposizione ci sarebbero i locali vuoti che sono attigui a Palazzo Giusiana che ospitava il tribunale (di proprietà comunale) e quelli dell’Opera Pia Moreno dove già si trova la succursale del liceo. Il collegio docenti, non appena appresa la notizia ha espresso tutta la sua cocente delusione e la sua rabbia.
Il problema sembra essere legato al rinnovo del consiglio e della giunta della Città Metropolitana, che ha fatto sapere che non ci sono risorse finanziarie per poter avviare il tanto sospirato ampliamento. E manca anche un bilancio approvato. Insomma. la questione dell’ampliamento sarà rimandata sine die e tutti dovranno rassegnarsi a fare i conti con uno spazio che non c’è.
E questa non è una novità. Gl’insegnanti sottolineano come gli equilibri politici e quelli contabili, penalizzano ancora una volta un istituto scolastico che da sempre promuove la crescita culturale del territorio.