
Ivrea: dopo la polemica il direttore sanitario dell’Asl To4 si dimette per dirigere l’ospedale di Chivasso
Indice un bando di concorso per la direzione dell’ospedale di Chivasso che vince e si mette in aspettativa per continuare a svolgere l’attuale incarico che è decisamente più prestigioso, di direttore sanitario. E’ accaduto all’Asl To4. Protagonista il dottor Giovanni La Valle, attuale direttore sanitario dell’Asl e da qualche giorno anche direttore di presidio. Ma per coprire quest’ultima posizione, dato che La Valle è in aspettativa la direzione generale dovrebbe indire un nuovo bando per nominare un direttore supplente. Una vicenda un po’ pasticciata. Niente di irregolare e tantomeno di illecito, sia chiaro, ma dal punto di vista dell’opportunità qualche dubbio è legittimamente sorto.
Il direttore generale dell’azienda sanitaria locale, Lorenzo Ardissone, ha ribadito l’assoluta regolarità della procedura adottata. Sulla carta di certo. Dal punto di vista dell’opportunità qualche eccezione è stata sollevata, non ultimo dall’assessore alla Sanita regionale Antonio Saitta che agli organi di stampa ha dichiarato di essere convinto che “il dottor La Valle si dimetterà dal suo incarico di direttore sanitario andando a ricoprire l’incarico di direttore di presidio a Chivasso, ruolo per il quale ha intrapreso e vinto la recente selezione”. Dopo aver sottolineato il fatto di avere espresso il suo pensiero al direttore generale dell’azienda sanitaria locale, Antonio Saitta ha evidenziato che “è bene che la nostra sanità mantenga sempre un elevato livello di trasparenza e che non si ripetano scelte inopportune”.
Ritorna il concetto di opportunità per evidenziare quella che a molti è comunque sembrato un percorso poco felice. Il perentorio invito dell’assessore Saitta sembra avere sortito il suo effetto: nella mattinata di venerdì 8 luglio, il dottor Giovanni La Valle ha deciso di dimettersi dall’incarico di direttore sanitario dell’Asl To4. Di fatto il medico andrà a dirigere l’ospedale di Chivasso, ricoprendo qundi la carica pe la quale si era candidato nel concorso pubblico che lui stesso aveva bandito e firmato. Una scivolata non di poco conto che poteva essere evitata.