
Gran Paradiso: un fulmine ha fatto crollare, dopo milioni di anni, la celebre Punta Fourà
Era lì da chissà quanti milioni di anni, mirabile costruzione architettonica di natura bizzara e fantasiosa. Una delle tante spettacolari attrattive che il Parco del Gran Paradiso offriva alle migliaia di escursionisti che si avventuravano a oltre tremila metri di quota per ammirarla e per farsi immortalare accanto al foro ricavato nella roccia da millenni di erosione e sommovimenti tellurici.
Eppure è bastato un fulmine per far crollare il buco che costituiva la principale attrattiva della Punta Fourà, una cima che si eleva a quota 3 mila 411 metri e che fa da spartiacque tra la Valsevaranche e la Valle Orco e chi trova nella parte occidentale del massiccio del Gran Paradiso in direzione del non meno famoso Colle del Nivolet. Che un fulmine abbia avuto la potenza necessaria per provocare il crollo dell’arco superiore pare un po’ improbabile o quantomeno a determinare il crollo siano stati i milioni di anni che pesano sulle Alpi piemontesi.
La Punta Fourà è raggiungibile partendo dal rifugio città di Chivasso, situato al Colle del Nivolet. Un percorso per esperti. La prima ascensione alla cima fu effettuata nel 1867 dall’apinista Marino Baretti assistito dalla guida Blanchetti. E d’ora il poi, il celebre “foro” sarà ammirabile, purtroppo, soltanto nelle immagini fotografiche.