
Dramma occupazionale: il “caso” Postalcoop di Ciriè lascia senza lavoro e senza stipendio 36 lavoratori
La crisi che ha travolto Postalcoop, cooperativa con sede a Ciriè e filiali operative a Settimo Torinese e Verolengo, sta assumendo i contorni di un vero e proprio dramma occupazionale. Trenta corrieri e sei impiegati sono infatti senza lavoro e senza stipendio da settembre, mentre attendono ancora l’eventuale concessione della cassa integrazione.
La vicenda è esplosa con l’Operazione Epicentro, l’inchiesta che ha portato all’amministrazione giudiziaria della società milanese Opera Delivery — committente per cui Postalcoop operava come terzista nella filiera Nexive-Poste — e al sequestro dei mezzi. Lo stop immediato delle attività ha avuto ripercussioni dirette e pesantissime sui lavoratori piemontesi.
Nelle scorse ore, i dipendenti hanno manifestato davanti all’ufficio postale centrale di via Alfieri, a Torino, insieme alla Cgil, denunciando mesi senza retribuzione e l’incertezza sul futuro. A incontrarli è stata la consigliera regionale Nadia Conticelli (Pd), che ha espresso forte preoccupazione per le ricadute sociali della vicenda, evidenziando come l’intero sistema degli appalti e subappalti logistici presenti criticità che rischiano di ricadere sui lavoratori più fragili.
Conticelli ha ricordato come, dal 19 settembre, i dipendenti siano stati lasciati a casa e come l’assenza di pagamenti da parte della cooperativa abbia aggravato ulteriormente la loro condizione. Un danno che, sottolinea la consigliera, non può essere scaricato su chi ha garantito quotidianamente il servizio fino allo stop imposto dall’amministrazione.
La cooperativa, inoltre, opera anche per altri committenti: una situazione che apre il tema della responsabilità in solido tra appaltatore e committente, nodo su cui Conticelli intende sollecitare la Regione, chiedendo l’apertura di un tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte.
Mentre prosegue l’iter giudiziario, resta la realtà di decine di famiglie in difficoltà, sospese tra stipendi mancati, incertezze burocratiche e la speranza che si possa trovare rapidamente una soluzione per garantire loro continuità e tutela.
f.s.