
Ciriè, infermiere aggredito al Pronto Soccorso: l’Asl annuncia l’arrivo della vigilanza armata e nuove misure di sicurezza
Un nuovo episodio di violenza ai danni del personale sanitario si è verificato nella notte tra domenica e lunedì 1° dicembre al Pronto Soccorso dell’ospedale di Ciriè. Un infermiere è stato colpito da un paziente ricoverato, che gli ha scagliato contro un flacone di gel disinfettante, mandandogli in frantumi gli occhiali. L’operatore non avrebbe riportato gravi conseguenze fisiche, ma l’aggressione riaccende il tema della sicurezza nelle strutture ospedaliere.
L’ASL TO4 esprime «ferma condanna» per quanto accaduto e sottolinea come episodi di questo tipo rappresentino un grave segnale di tensione nei confronti di professionisti che ogni giorno garantiscono assistenza e tutela della salute pubblica. L’Azienda evidenzia inoltre il rischio di una narrazione distorta e denigratoria dei servizi sanitari, capace di generare sfiducia e rabbia verso chi opera in prima linea.
Negli ultimi mesi – ricorda la direzione – sono stati introdotti diversi strumenti per migliorare la sicurezza interna: potenziamento della videosorveglianza, intensificazione dei passaggi delle forze dell’ordine nelle aree più sensibili e la presenza del servizio di vigilanza accanto al Triage. Su impulso della nuova Direzione Generale, in carica da gennaio e guidata dal dottor Luigi Vercellino, è stato inoltre avviato l’iter per l’introduzione della vigilanza armata. La gara d’appalto è in fase conclusiva e l’attivazione è prevista per i primi mesi del nuovo anno.
Sul piano delle tutele legali, l’ASL precisa che in caso di aggressione ogni spesa difensiva ricade sull’Azienda, come stabilito dal recente Contratto Collettivo Nazionale del Comparto Sanità. È inoltre prevista la possibilità di costituirsi parte civile nei procedimenti giudiziari relativi a violenze contro operatori in servizio.
La direzione ribadisce l’impegno a proseguire nel rafforzamento delle misure preventive, mantenendo un dialogo costante con le forze dell’ordine e le istituzioni coinvolte. Garantire un ambiente sicuro – sottolinea l’Azienda – è condizione imprescindibile per proteggere chi lavora negli ospedali e per assicurare ai cittadini un servizio efficiente, umano e non ostacolato da episodi di aggressività.
Un messaggio che l’ASL TO4 considera prioritario, da condividere anche attraverso una collaborazione costruttiva con il sistema dell’informazione, affinché nessuna violenza venga sottovalutata o normalizzata.
fr.se.