
Oltre 6 milioni di euro ai comuni canavesani al confine con la Valle d’Aosta: fondi per infrastrutture e sviluppo
Buone notizie per i comuni piemontesi che confinano con la Valle d’Aosta: arrivano oltre 6,3 milioni di euro dal Fondo per la valorizzazione e promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale. Il Ministero per gli Affari Regionali, guidato da Roberto Calderoli, ha pubblicato oggi l’elenco dei finanziamenti destinati a sostenere lo sviluppo infrastrutturale e la realizzazione di progetti nei territori di confine. Le risorse, stanziate nell’arco di tre anni, derivano dai fondi recuperati nella precedente legge di bilancio e rappresentano un importante sostegno per le comunità locali.
«Sostenere concretamente questi territori, spesso penalizzati dalla vicinanza con realtà a Statuto speciale più attrattive, significa dare un segnale di attenzione e di equilibrio – spiegano i rappresentanti della Lega –. Siamo orgogliosi di poter contribuire alla crescita di questi Comuni, che sono il cuore pulsante del Paese».
A beneficiare dei finanziamenti, nel Canavese, saranno i comuni di Carema (€580.074,51), Ceresole Reale (€580.074,51), Locana (€580.074,51), Noasca (€580.074,51), Quincinetto (€580.074,51), Ronco Canavese (€580.074,51), Settimo Vittone (€580.074,51), Traversella (€580.074,51), Valprato Soana (€580.074,51) e Valchiusa (€1.160.149,06), per un totale complessivo di 6.380.819,65 euro. A sottolineare l’importanza del provvedimento sono stati Alessandro Giglio Vigna, deputato della Lega del Canavese, Giorgia Povolo, referente Enti Locali Lega Canavese, e Andrea Cane, referente Enti Locali Lega Piemonte.
«Questi fondi – commentano – rappresentano un passo concreto per colmare il divario con i territori a Statuto speciale. Ma la vera sfida resta quella dell’Autonomia differenziata, la riforma che consentirà anche alle Regioni ordinarie di gestire con maggiore efficienza le proprie risorse e rispondere meglio alle esigenze dei cittadini».
Un aiuto tangibile, dunque, per le valli e i paesi di confine, che potranno investire in opere pubbliche, servizi e valorizzazione del territorio, rafforzando la loro identità e competitività nel panorama alpino.
f.s.