
Torino Airport, la storia virale della “principessa smarrita”: il peluche dimenticato che ha conquistato il web
C’è una piccola principessa che non viaggia su un aereo, ma sui social. Da giorni siede composta su una poltroncina dell’area imbarchi dell’aeroporto di Torino Caselle, dove qualcuno – forse un bimbo distratto, forse un genitore di corsa – l’ha dimenticata prima del decollo. Da quel momento, quel peluche con la corona è diventato la mascotte più dolce del terminal e protagonista di una gara di solidarietà per riportarla a casa.
Lo staff di Torino Airport ha raccontato la sua storia sui social con un messaggio semplice ma irresistibile: «Una principessa ha perso la strada del suo regno!». In poche ore il post è diventato virale, raggiungendo centinaia di condivisioni e commenti da tutta Italia. «È al sicuro insieme a noi – scrivono dall’aeroporto – e se la riconosci, contattaci! Non vede l’ora di riabbracciarti!».
Da allora la “principessa smarrita” ha trovato una nuova corte: gli addetti dell’aeroporto che, tra un volo e l’altro, l’hanno adottata e portata con sé tra i check-in, i gate e le sale d’attesa. Le sue foto, pubblicate sul profilo ufficiale del Torino Airport, la mostrano accanto ai monitor dei voli o alle vetrate che si affacciano sulla pista, come una viaggiatrice in attesa del suo prossimo volo.
Dietro questa piccola storia, che ha commosso il web, c’è un messaggio più grande: anche nei luoghi frenetici e impersonali come un aeroporto, si nascondono gesti di gentilezza e umanità. In tanti, vedendo la foto del peluche, hanno raccontato esperienze simili o scritto parole affettuose: “Ogni peluche dimenticato ha una storia d’amore dietro di sé”, ha commentato un utente.
In attesa che qualcuno riconosca la piccola principessa e la venga a prendere, lei continua a guardare la pista dalle vetrate di Caselle. Un sorriso cucito sul volto, una storia che unisce adulti e bambini, e un messaggio che vola più in alto di qualsiasi aereo: a volte basta un peluche per ricordarci che la dolcezza non si perde mai davvero.
fr.se.