Disagi crescenti lungo la Strada Statale 26 tra Romano Canavese e Ivrea, dove proseguono con notevole ritardo i lavori di messa in sicurezza del ponte sul torrente Chiusella. Il cantiere, che secondo le previsioni iniziali avrebbe dovuto concludersi entro aprile 2025, continua a creare forti ripercussioni sulla viabilità, con code chilometriche e attese che nelle ore di punta superano i 30-40 minuti.
Sulla vicenda è intervenuto il consigliere regionale Alberto Avetta (Partito Democratico), che ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale del Piemonte per sollecitare un intervento presso Anas e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
«La situazione è ormai insostenibile – ha dichiarato Avetta –. I lavori proseguono senza che sia stata comunicata una data certa di conclusione e Anas non fornisce risposte ai sindaci del territorio. Parliamo di un intervento non particolarmente complesso, ma che sta generando disagi quotidiani a cittadini e imprese».
Il consigliere ha evidenziato come i ritardi nei cantieri stiano penalizzando l’intero Canavese orientale, incidendo negativamente sulla mobilità e sulla competitività economica della zona. «Forse a Roma non si rendono conto dell’impatto che queste inefficienze producono – ha aggiunto –. Se Anas e il Ministero non intervengono con urgenza, deve essere la Regione a farsi portavoce delle esigenze del territorio».
Avetta ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di potenziare le infrastrutture locali, indicando come priorità la realizzazione del casello autostradale di San Bernardo d’Ivrea e il raddoppio dei binari ferroviari.
«Finché non adegueremo le condizioni di mobilità, sarà difficile mantenere e consolidare la competitività delle nostre aziende», ha concluso il consigliere.
L’interrogazione sarà ora esaminata nelle sedi competenti del Consiglio regionale del Piemonte, con l’obiettivo di ottenere chiarimenti sui tempi di completamento dei lavori e sulle misure che Anas intende adottare per ridurre i disagi alla circolazione.
