
Chivasso, al Borgo Sud Est piantumato “l’Ulivo del Ricordo” dedicato ai residenti del quartiere defunti
Nel quartiere Borgo Sud Est di Chivasso la tradizionale castagnata autunnale si è trasformata, quest’anno, in un momento di memoria e di comunità. Nel pomeriggio di domenica 26 ottobre, durante l’incontro organizzato dall’Associazione Galileo Ferraris e dal Comitato Abitanti Togliatti, è stato piantato un ulivo proveniente da San Pietro a Maida, in Calabria, come segno di ricordo per le persone che hanno fatto parte del quartiere e che oggi non ci sono più.
L’iniziativa, proposta dal consigliere comunale Bruno Prestìa, ha ricevuto la benedizione di don Giampiero, parroco della chiesa della Madonna del Santo Rosario, che ha invitato i presenti a custodire la memoria come fondamento del vivere comune. L’albero, battezzato “Ulivo del Ricordo”, vuole rappresentare la continuità tra generazioni e la gratitudine verso chi, dal 1984 a oggi, ha contribuito alla crescita del Borgo Sud Est attraverso l’impegno civico, la solidarietà e la partecipazione sociale.
Alla cerimonia hanno preso parte residenti di ogni età, insieme ad alcuni ex abitanti che, pur vivendo altrove, mantengono un legame profondo con il quartiere. L’Amministrazione comunale ha sostenuto l’iniziativa: l’assessora Cristina Varetto ha partecipato portando un contributo simbolico dedicato ai bambini, mentre alcuni volontari — tra cui Antonio e Luigi — hanno curato gli aspetti tecnici della piantumazione e della sistemazione dell’area verde.
Dopo la benedizione, la giornata è proseguita in un clima di festa con le immancabili caldarroste, musica e giochi per le famiglie. Un momento di socialità che ha riaffermato il ruolo delle associazioni di quartiere nel promuovere coesione e senso di appartenenza, valori che rappresentano da sempre il cuore della vita comunitaria.
L’ulivo, collocato nella piazzetta della Madonnina, resterà come simbolo permanente di pace e memoria, ma anche come segno tangibile dell’identità collettiva del Borgo Sud Est. Per molti residenti, il “loro” albero è più di un semplice gesto: è un modo per ricordare chi ha costruito il quartiere e per trasmettere alle nuove generazioni il significato più autentico di comunità.