
Torna l’allarme sicurezza a Rondissone: ladri in azione di notte tra via XX Settembre e via Pietro Micca
Due furti riusciti e vari tentativi d’effrazione in una sola notte: torna l’allarme sicurezza a Rondissone. Tra via XX Settembre e via Pietro Micca i ladri hanno colpito in rapida successione, riuscendo a entrare in due appartamenti dello stesso condominio e portando via oggetti di valore. Altri residenti hanno invece notato movimenti sospetti e segni di scasso, ma in alcuni casi il tentativo è stato interrotto probabilmente alla vista delle telecamere di sorveglianza.
Secondo le prime ricostruzioni, il gruppo avrebbe agito tra venerdì e sabato, approfittando delle ore notturne per sondare più ingressi nella stessa zona. L’azione coordinata e la rapidità di esecuzione fanno pensare a malviventi esperti, capaci di muoversi in pochi minuti e di sparire senza lasciare tracce.
«Hanno provato ad aprire la porta, ma credo si siano accorti delle telecamere e si siano allontanati – racconta un residente –. Poco dopo, però, sono entrati in due alloggi del condominio di fronte, dove purtroppo hanno colpito davvero».
Il sindaco di Rondissone, Antonio Magnone, ha confermato l’accaduto e il contatto diretto con le forze dell’ordine: «I furti sono avvenuti nella notte, due nello stesso stabile. Siamo in costante dialogo con i Carabinieri per seguire le indagini e verificare eventuali sviluppi».
Il Comune ribadisce l’importanza della collaborazione tra cittadini e istituzioni: videosorveglianza pubblica e privata, reti di vicinato e segnalazioni tempestive sono ritenuti strumenti essenziali per scoraggiare nuovi episodi.
Non è la prima volta che Rondissone finisce nel mirino dei ladri: negli ultimi anni la comunità ha già organizzato gruppi di controllo informali e chat di quartiere per condividere informazioni in tempo reale. Segni di un paese che non vuole arrendersi alla paura, ma che chiede maggiore presenza delle pattuglie nelle ore più sensibili.
Rafforzare la sicurezza resta oggi la priorità: non solo per tutelare i beni, ma per restituire ai cittadini la fiducia nei luoghi in cui vivono.