
Storico Carnevale di Ivrea, nuove ricerche pubblicate dalla Fondazione, riportano alle origini medievali della festa
Il Carnevale più antico d’Italia affonda le sue radici nel Basso Medioevo. A confermarlo è una nuova e approfondita relazione storica, appena pubblicata dalla Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea, che ricostruisce con rigore le origini e l’evoluzione secolare della manifestazione eporediese.
Il lavoro porta la firma di tre studiosi di lungo corso – Gabriella Gianotti, Franco Quaccia e Danilo Zaia – che hanno scandagliato archivi, statuti, contratti e testimonianze per restituire un quadro sorprendentemente ricco e complesso. Non solo rigore accademico, ma anche spirito divulgativo: la relazione si propone di avvicinare il grande pubblico a una storia che va ben oltre i luoghi comuni.
Contrariamente a quanto molti credono, il Carnevale non nasce nel 1808 con la nomina del primo generale napoleonico, ma ha origini molto più antiche. Le prime tracce documentarie risalgono al XIII secolo, con citazioni esplicite già nel 1246 e nel 1325. In quegli anni la festa era legata al mondo contadino e ai cicli stagionali, con protagonisti soprattutto i giovani. Nel Quattrocento e Cinquecento comparvero le badie giovanili, organizzazioni che regolavano le mascherate e che possono essere considerate le antenate dell’attuale Stato Maggiore.
Col tempo il Carnevale eporediese ha incorporato elementi religiosi, politici e culturali, trasformandosi in un grande rito cittadino, specchio della comunità. Persino la Battaglia delle arance, oggi simbolo universale della festa, affonda le radici in riti di scontro simbolico diffusi in tutta Europa. A Ivrea ha assunto un significato particolare: quello della lotta per la libertà.
La ricerca dimostra come il Carnevale sia molto più di una tradizione folkloristica: è un patrimonio vivo e stratificato, che attraversa i secoli e continua a evolvere. La Fondazione sottolinea come questa nuova relazione non sia un punto di arrivo, ma un tassello di un mosaico ancora incompleto, aperto a nuovi studi e contributi.
Il Carnevale di Ivrea si conferma così una festa capace di unire passato e presente, memoria e identità, rinnovando ogni anno il legame profondo tra la città e la sua storia.