
Torino–Ivrea, Avetta (Pd): “Treni bimodali promessi, ma pendolari del Canavese ancora lasciati a piedi”
Sovraffollamento, ritardi e promesse disattese. Continua a far discutere la linea ferroviaria Torino–Ivrea, fondamentale per studenti, lavoratori e pendolari del Canavese. Il consigliere regionale Alberto Avetta (Pd) ha presentato un’interrogazione alla Giunta Cirio per sollecitare risposte concrete sul mancato raddoppio dei treni bimodali nelle ore di punta, previsto da tempo da Regione Piemonte e Trenitalia.
«Abbiamo assistito a settimane di promesse che non si sono mai tradotte in fatti – spiega Avetta –. I pendolari della Torino–Ivrea continuano a partire stipati, con ritardi frequenti e disagi quotidiani. Martedì 30 settembre, ad esempio, il 2714 delle 7.41 da Ivrea è arrivato a Chivasso già pieno, costringendo molti viaggiatori ad attendere la corsa successiva. Lo stesso giorno, il 2737 delle 17.25 da Torino Porta Nuova era completamente affollato alla partenza e ha registrato trenta minuti di ritardo all’arrivo a Ivrea».
Il consigliere evidenzia come il problema sia strutturale: «Non si tratta di episodi isolati, ma di una condizione ricorrente. La capienza dei treni bimodali attuali è del tutto insufficiente rispetto alla domanda quotidiana, specialmente nelle ore di punta. Studenti e lavoratori pagano prezzi più alti per un servizio che, in realtà, non soddisfa le esigenze del territorio».
Avetta critica anche la gestione della comunicazione e dei piani alternativi: «Le segnalazioni dei pendolari non vengono ascoltate e non ci sono indicazioni chiare su eventuali corse aggiuntive o misure straordinarie per alleviare il sovraffollamento. La Regione deve chiarire se intende intervenire con convogli doppi o altre soluzioni immediate, altrimenti continueremo a vedere disagi quotidiani».
Il consigliere Pd punta il dito anche sull’impatto sul tessuto economico: «Ogni giorno migliaia di persone utilizzano questa linea per recarsi a scuola o al lavoro. I ritardi e il sovraffollamento non solo creano disagi personali, ma danneggiano anche le aziende e le attività produttive del Canavese. La Giunta regionale deve assumersi le proprie responsabilità».
Infine, Avetta sollecita trasparenza: «Non possiamo accontentarci dei dati ufficiali sulla puntualità che Regione e Trenitalia pubblicano. La realtà vissuta dai pendolari è ben diversa. Chiediamo la calendarizzazione immediata di interventi concreti per garantire treni adeguati, capienza sufficiente e un servizio dignitoso per chi ogni giorno si sposta tra Torino e le Valli».