
Pugno all’addome della compagna incinta: la Corte d’Appello conferma tre anni di carcere per un 27enne
Una convivenza segnata da paura e soprusi, conclusa in tribunale con una condanna definitiva. La Corte d’Appello di Torino ha ribadito la pena a tre anni di carcere per un 27enne, ritenuto colpevole di maltrattamenti nei confronti della compagna. La relazione, iniziata online nel 2021 e protrattasi fino al 2023 tra Canavese e Valle d’Aosta, si era trasformata in una spirale di violenza fisica e psicologica.
Il caso più grave, sottolineato dai giudici, è avvenuto quando la donna era incinta al nono mese: durante un litigio, l’uomo – probabilmente sotto l’effetto dell’alcol – la colpì con un pugno all’addome, costringendola a un parto cesareo d’urgenza. Non si trattava, però, di un episodio isolato: minacce, insulti, umiliazioni e controlli ossessivi sul suo abbigliamento segnavano la quotidianità.
Già agli arresti domiciliari per una precedente aggressione, il 27enne aveva seguito la compagna in Valle d’Aosta, dove la situazione era ulteriormente peggiorata. Solo nel febbraio 2023, dopo l’ennesima violenza, la donna decise di denunciare, mettendo fine a un incubo che durava da mesi.
Con la decisione della Corte d’Appello, per l’uomo è ora confermato il carcere.