
Castellamonte: “La Terra di Nessuno” è il nuovo romanzo di Cristiana Vigliaron presentato in frazione Filia
L’attaccamento alle radici, il senso del dovere, il peso del passato ma anche temi tristemente attuali come l’influenza della storia con la “S” maiuscola, soprattutto in tempi di guerra. Sono stati questi i fili conduttori con cui Cristiana Vigliaron, scrittrice, e Roberta Ronchetti, editrice, hanno introdotto la presentazione del nuovo romanzo La Terra di Nessuno (Baima e Ronchetti Edizioni).
La suggestiva cornice della piazza di Filia, frazione collinare di Castellamonte, sabato 20 settembre si è trasformata in una libreria a cielo aperto. La musica di Walter Muià e la voce recitante di Corrado Deri hanno accompagnato i numerosi partecipanti in un viaggio tra le atmosfere del libro. Presenti anche il sindaco Pasquale Mazza, il consigliere comunale Claudio Bethaz e il presidente della Società Operaia di Filia Claudio Cola, a testimoniare il valore comunitario dell’iniziativa.
La storia e i suoi echi nel Canavese
Protagonista del romanzo è Malena, una donna esile ma forte come una quercia, la cui esistenza – segnata da rancori, rimpianti e generosità – diventa metafora di un’intera comunità. Ambientata nella borgata di Filia (senza la g), la vicenda abbraccia le trasformazioni di un secolo, dal primo Novecento fino agli anni della Seconda guerra mondiale.
La casa bianca, il bosco delle anime, il campanile e la scuola del paese diventano luoghi simbolici di una lotta quotidiana per la sopravvivenza, ma anche di un amore profondo e contraddittorio per la propria terra.
«Abbiamo voluto portare il libro in piazza – ha spiegato l’autrice – per creare un momento di comunione tra gli abitanti di Filia e chi è venuto da più lontano. Un libro può unire le persone, farci riflettere e creare nuove occasioni di dialogo e confronto».
L’autrice: chi è Cristina Vigliaron?
Originaria di Castellamonte, Cristiana Vigliaron è laureata in Sociologia all’Università di Urbino. Ha collaborato come giornalista culturale e ha lavorato in ambito educativo e ricettivo. Con il romanzo “Non chiamarmi sorellina” (Pathos Edizioni, 2022) ha ottenuto menzioni speciali fino al primo premio al Concorso Letterario “Città di Massa” nel 2024.
Con La Terra di Nessuno, Vigliaron torna alle radici canavesane, offrendo un’opera che unisce memoria storica e narrazione universale. Un romanzo che parla di comunità e identità, ma anche della forza della letteratura nel creare legami, proprio come è accaduto sabato sera a Filia.