
Mazzè punta sulla biodiversità: progetto da 427 ettari candidato al bando regionale Fesr
Il Comune di Mazzè, in collaborazione con il Consorzio Forestale del Canavese, ha messo a punto il progetto “Boschi del Mulino Vecchio”, candidato al bando Fesr 2021–2027 “Implementazione della biodiversità sul territorio della Regione Piemonte”. L’iniziativa coinvolge tre aree boschive comunali situate lungo le sponde della Dora Baltea – cascina Giugliotto, regione San Pietro e località Giarat – per un totale di 427 ettari.
Il piano ha come obiettivo la tutela di habitat di interesse comunitario attraverso strategie innovative di contenimento delle specie alloctone invasive e la valorizzazione delle comunità autoctone animali e vegetali. Si tratta di superfici interamente boscate, già gestite dal Consorzio Forestale, che ora potranno essere rese più fruibili e protette da rischi di degrado o trasformazione.
Tra gli interventi previsti ci sono la collocazione di cassette-nido per uccelli, una cartellonistica didattica per illustrare flora e fauna – compreso lo scoiattolo rosso, specie a rischio – e lavori di manutenzione ordinaria. In località Giarat, tradizionale luogo di ritrovo nelle festività pasquali, nasceranno anche percorsi naturalistici pensati per avvicinare cittadini e visitatori alla conoscenza del patrimonio verde locale.
Il progetto di fattibilità tecnico-economica, già approvato dalla giunta comunale, prevede un investimento complessivo di circa 230 mila euro, con una compartecipazione del Comune di 23 mila.
Particolare attenzione è rivolta all’area umida di Regione San Pietro, già interessata nel 2013 da un piano per la creazione di un’oasi naturalistica. L’area, estesa su 15 ettari, è caratterizzata da sorgenti attive tutto l’anno, boschetti idrofili, prati seminati a borragine e fauna protetta come il gambero d’acqua dolce. La zona è facilmente raggiungibile a piedi o in mountain bike dai boschi della Dora Baltea.
Se finanziato, il progetto consentirà di salvaguardare un patrimonio naturale di pregio e di aprire nuove prospettive di fruizione sostenibile per l’intero territorio.