
Pratiglione, il Canavese si mobilita contro i crimini digitali: seminario di formazione con Acta e istituzioni
Il Canavese alza la guardia contro le insidie del web. Giovedì 4 settembre, dalle 17 alle 20, il salone polivalente Riccardo Genisio di Pratiglione ospiterà il seminario “I crimini on line. Il Canavese risponde alla legge regionale”, promosso dall’associazione Acta (Azione Contro Truffe Affettive e Lotta Cybercrime).
L’iniziativa, a ingresso gratuito, segna l’avvio di un progetto di divulgazione mirato a fornire strumenti pratici di prevenzione contro le truffe affettive e finanziarie, un fenomeno in costante crescita che colpisce in particolare le persone più vulnerabili.
Il programma
Dopo l’introduzione del sindaco di Pratiglione, Giovanni Trucano, i lavori saranno coordinati da Jolanda Bonino, presidente di Acta. Seguiranno gli interventi dei consiglieri regionali Silvio Magliano, promotore della legge regionale a sostegno delle vittime di truffe online legate alla dipendenza affettiva, e Gianna Pentenero. Al seminario parteciperanno anche rappresentanti delle forze dell’ordine e diversi sindaci del territorio canavesano, con l’obiettivo di costruire un dialogo diretto tra istituzioni e comunità locale.
La vasta rete dei volontari
Un momento centrale sarà dedicato alle testimonianze dei volontari Acta, che porteranno esperienze maturate sul campo. Interverranno, tra gli altri: Livio Bonino (Acta Canavese), Antonella Argentini (Acta Famigliari), Betta Bossi (Acta Valli di Lanzo), Marinella Massaglia (Acta Piemonte Occidentale e Campania), Gianni Candelo (Acta Piemonte), Luciana Rinaudo (coordinatrice sportelli) e Francesco Vagina (Acta Canavese).
Un’occasione per tutti
L’incontro sarà dunque un’occasione per conoscere da vicino le strategie di difesa dai crimini digitali, dalle truffe sentimentali ai raggiri economici, passando per i più recenti casi di frodi tramite QR Code e strumenti telematici.
Per il Canavese si tratta di un passo importante per rafforzare la consapevolezza digitale, creare una rete di protezione condivisa e sostenere concretamente le vittime di un fenomeno che non conosce confini.