
Chivasso piange la scomparsa di Carlo De Rosa, volto noto dell’impegno civico del Borgo Sud-Est
Ha suscitato profondo cordoglio a Chivasso la notizia della scomparsa di Carlo De Rosa, venuto a mancare martedì 5 agosto all’età di 70 anni. Ex operaio specializzato, era da tempo in pensione e da anni residente nel quartiere Borgo Sud Est, dove era conosciuto da molti per il suo impegno civico e sociale. Una malattia contro cui lottava da tempo non gli ha lasciato scampo.
Originario della provincia di Agrigento, Carlo De Rosa si era trasferito a Chivasso da giovane, diventando una figura attiva e riconosciuta della vita pubblica cittadina. Nel 2022 si era candidato al consiglio comunale nella lista civica guidata da Claudia Buo, non riuscendo però ad essere eletto. Il suo impegno politico si era sempre intrecciato con una forte passione per la partecipazione popolare e la tutela delle periferie urbane. È stato presidente dell’associazione Chivasso Est, una realtà da lui fortemente sostenuta e animata nel tempo con iniziative di quartiere, attività culturali e campagne civiche.
All’interno della comunità del Borgo Sud Est, il suo nome è stato per anni legato a battaglie sociali e a progetti di rigenerazione urbana, come il “Contratto di Quartiere 2”, e a numerose iniziative di partecipazione civica. De Rosa ha saputo rappresentare, anche con toni forti e talvolta polemici, la voce di chi chiedeva maggiore attenzione per i bisogni della zona sud della città, diventando un riferimento per molti cittadini.
La sua scomparsa lascia un vuoto anche nel mondo della politica locale, dove era conosciuto per il suo stile diretto, la dedizione ai temi sociali e la costante presenza nei momenti cruciali del dibattito cittadino. Molti lo ricordano come una persona appassionata, combattiva, spesso critica verso le istituzioni, ma sempre motivata da un sincero desiderio di migliorare la città e in particolare il suo quartiere.
A piangerlo oggi sono i tanti amici, attivisti e amministratori con cui aveva condiviso decenni di confronti, incontri pubblici e tavoli sociali. La comunità di Chivasso saluta così uno dei suoi volti più noti dell’associazionismo di base, che ha fatto della partecipazione e del confronto la cifra del proprio impegno.