
Crescono le minacce agli amministratori locali: il sindaco di Leinì Pittalis al convegno nazionale di Avviso Pubblico
In Italia, fare il sindaco o l’assessore può diventare un rischio concreto. È quanto emerso dal 15° Rapporto “Amministratori sotto tiro”, presentato nei giorni scorsi a Roma presso la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, alla presenza del presidente Anac Giuseppe Busia e del procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo. Tra i protagonisti dell’evento anche Renato Pittalis, ex sindaco di Leini e vicepresidente nazionale di Avviso Pubblico, da anni impegnato nella promozione della legalità.
Il quadro tracciato è preoccupante: dal 2010 al 2024 si sono registrati 5.716 atti intimidatori contro amministratori locali. Solo nel primo semestre del 2024 se ne contano 328, con un aumento del 4% rispetto al 2023. Le vittime principali sono i sindaci, coinvolti nel 61% dei casi, ma crescono anche le minacce verso assessori, consiglieri comunali e funzionari. Non vengono risparmiati nemmeno i semplici candidati, a dimostrazione di quanto la pressione criminale sia presente anche nella fase pre-elettorale.
Nel suo intervento, Pittalis ha posto l’accento su un aspetto spesso trascurato: «Il fenomeno colpisce in modo particolare i piccoli comuni, dove gli amministratori locali sono più esposti e spesso privi di adeguate tutele». Un’esposizione resa ancora più grave da una crescente indifferenza civile, che rischia di isolare chi, ogni giorno, lavora per il bene pubblico.
La presentazione del rapporto ha rappresentato anche un’occasione di riflessione collettiva. Ogni amministratore locale può diventare bersaglio della criminalità organizzata, con attacchi che spaziano dalle minacce verbali agli atti vandalici, fino a vere e proprie aggressioni. Un fenomeno complesso e in continua evoluzione, che richiede un impegno politico, istituzionale e sociale costante.
Il messaggio emerso è chiaro: gli amministratori non devono essere lasciati soli. La difesa della legalità, specie a livello locale, è un presidio fondamentale della democrazia. Come ha ribadito Pittalis, occorre alzare il livello di attenzione e supportare chi, con onestà e coraggio, continua ad amministrare i territori, anche sotto minaccia.