
Cure domiciliari: infermieri costretti alla manutenzione delle auto aziendali. Nursind: “Situazione inaccettabile”
Secondo quanto riportato in una nota inviata al sindacato Nursind dal Direttore della SC Beni e Servizi dell’Asl T04, dottor Ugo Pellegrinetti, gli infermieri impegnati nelle cure domiciliari sarebbero chiamati a occuparsi non solo dell’assistenza sanitaria, ma anche della manutenzione ordinaria e straordinaria delle auto aziendali che utilizzano per raggiungere i pazienti.
Una situazione paradossale e inaccettabile, denuncia Giuseppe Summa, segretario territoriale del Nursind, che sottolinea come queste mansioni non rientrino nelle competenze della professione infermieristica, sottraendo tempo prezioso all’assistenza sul territorio, già gravemente compromessa dalla carenza cronica di personale.
In alcuni distretti, le auto aziendali sono obsolete, in numero insufficiente, e la gestione della manutenzione ricade completamente sugli infermieri. Secondo il regolamento interno richiamato dall’azienda, la responsabilità sarebbe degli stessi utilizzatori. “Una situazione assurda – spiega Summa – che peggiora ulteriormente le condizioni lavorative degli infermieri, già in forte sofferenza per carichi di lavoro crescenti e carenza di risorse”.
Dai calcoli effettuati dal sindacato, emerge un dato allarmante: solo in un distretto, con circa 15 vetture, si perdono ogni anno 140 ore di lavoro infermieristico, equivalenti a 17 giornate lavorative. Se si estende il calcolo a livello aziendale, il dato raggiunge oltre 85 giornate annue sottratte all’assistenza.
A peggiorare il quadro, la mancata assegnazione di personale non sanitario per queste mansioni, contrariamente a quanto l’azienda aveva lasciato intendere in una precedente comunicazione. “La nota ricevuta dalla Direzione – continua Summa – scarica le responsabilità sui diversi livelli, ma di fatto ammette l’assenza di valorizzazione della figura infermieristica, chiamata a svolgere compiti che non le competono”.
Il Nursind chiede un intervento immediato della Direzione Generale, affinché si ponga fine a questa gestione inappropriata del personale. “In un contesto in cui si fatica a trovare infermieri – conclude Summa – è doveroso tutelarne la professionalità e garantirne un utilizzo coerente con le loro competenze. Continuare a impiegarli in attività improprie è un danno per i lavoratori e per i cittadini”.