
Ivrea, amministratore di condominio condannato per appropriazione indebita: sottratti 240 mila euro

Ivrea, amministratore di condominio condannato per appropriazione indebita: sottratti 240 mila euro
Un amministratore di condominio di 67 anni, residente a Ivrea, è stato condannato a due anni e due mesi di reclusione per appropriazione indebita, con il rito abbreviato. L’uomo è stato riconosciuto colpevole di essersi impossessato di somme di denaro provenienti dai conti correnti intestati a sette condomìni della città, destinandole a conti personali o comunque a lui riconducibili.
Secondo le indagini della procura, l’amministratore avrebbe effettuato prelievi e bonifici a proprio favore, causando un ammanco complessivo di circa 240 mila euro. In alcuni casi, i condomini si sono trovati costretti a coprire personalmente le spese per i fornitori, al fine di evitare il distacco delle utenze.
La sentenza è stata pronunciata ieri dal Tribunale di Ivrea, chiudendo una vicenda iniziata con la denuncia presentata dai condomini coinvolti. Gli stabili interessati sono Casa Torre di via Aldisio, Casa 144/146 di viale Papa Giovanni XXIII a Bellavista, il Condominio Eporediese di via Burzio, il Condominio Aurora di via Strusiglia, il Condominio Cervi di via Fratelli Cervi a San Grato, oltre ai condomìni Nuovo San Gaudenzio e Lamarmora, entrambi situati in via San Gaudenzio.
L’inchiesta ha fatto emergere gravi irregolarità nella gestione finanziaria degli immobili amministrati dall’uomo, con operazioni non giustificate e una gestione opaca delle risorse economiche condominiali. La condanna segna un punto fermo nella vicenda, mentre i condomini colpiti restano in attesa del recupero delle somme sottratte.