
Ivrea, aggredite per un ritardo nel pagamento dell’affitto: madre e figlia in ospedale dopo le violenze

Ivrea, aggredite per un ritardo nel pagamento dell’affitto: madre e figlia in ospedale dopo le violenze
Una donna di 54 anni e la figlia minorenne sono state vittime di una brutale aggressione lunedì scorso a Ivrea, apparentemente legata a un ritardo di alcuni giorni nel pagamento dell’affitto. Secondo le prime ricostruzioni, la donna, straniera con documenti in regola, è stata picchiata da almeno cinque persone, tra cui il proprietario dell’alloggio. La polizia di Ivrea, intervenuta dopo la chiamata della vittima, è riuscita a identificare i responsabili nonostante si fossero dileguati prima dell’arrivo della volante. Tre di loro sono stati denunciati per esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
L’episodio ha avuto inizio quando la donna, trovandosi chiusa fuori casa, ha chiesto aiuto al proprietario dell’appartamento. L’uomo si è presentato con quattro persone e, dopo aver interrotto nei giorni precedenti le forniture di luce e gas, ha tentato di costringerla con la forza a firmare un documento di sfratto immediato. Al suo rifiuto, la situazione è degenerata: la donna è stata picchiata e denudata, mentre la figlia, intervenuta per difenderla, è stata spinta giù dalle scale.
Alcuni vicini, accorsi in aiuto della famiglia, sarebbero stati minacciati dagli aggressori. Gli effetti personali della donna e della figlia sono stati poi lanciati dalla finestra. Madre e figlia hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso di Ivrea: la donna è stata dimessa con una prognosi di 15 giorni, mentre la bambina, rimasta una notte in osservazione, ha riportato lievi conseguenze fisiche ma un forte trauma psicologico.
Il caso è ora sotto l’attenzione della Procura di Ivrea. Il compagno della donna, avvisato da un vicino, ha lasciato il lavoro e ha preso un volo urgente per tornare in città e stare accanto alla famiglia. Nel frattempo, le forniture di luce e gas sono state ripristinate, nonostante il proprietario avesse chiuso con un lucchetto i contatori.
Le indagini proseguono per chiarire tutti i dettagli della vicenda e verificare eventuali ulteriori responsabilità.