Il Parco Nazionale del Gran Paradiso in crisi: il cambiamento climatico minaccia stambecchi e camosci

15/01/2025

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso in crisi: il cambiamento climatico minaccia stambecchi e camosci

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso, il più antico d’Italia, sta affrontando una crisi silenziosa che minaccia la biodiversità delle Alpi. Negli anni ’90, il parco ospitava quasi 5.000 stambecchi e 9.000 camosci, simboli di un ecosistema alpino florido. Oggi, però, i numeri sono drasticamente ridotti: circa 3.000 stambecchi e 5.600 camosci. La causa principale? Il cambiamento climatico.

Cambiamento climatico: il nemico invisibile

Le temperature in aumento e l’inverno con scarsa neve stanno alterando l’equilibrio ecologico del parco. Gli stambecchi, pur mostrando segni di stabilizzazione, continuano a lottare per sopravvivere. I cuccioli crescono più deboli, svezzati con un foraggio meno nutriente e troppo fibroso. Le femmine, inoltre, vedono compromessi i cicli riproduttivi a causa delle mutate condizioni climatiche.

Ma la situazione è ancora più critica per i camosci, che affrontano, oltre ai cambiamenti climatici, la competizione con altre specie, come i cervi, e la crescente pressione dei predatori, in particolare i lupi. Bruno Bassano, direttore dell’Ente Parco, sottolinea che “il camoscio è un animale adattabile, ma sta attraversando un periodo molto difficile”.

Nuove sfide per la fauna del Gran Paradiso

I camosci, costretti dalle difficoltà, stanno spostandosi verso quote più alte, dove è più difficile monitorarli. Per fronteggiare questa nuova realtà, il Parco sta sperimentando tecniche di censimento più avanzate per ottenere dati più precisi. Ma anche i lupi, con la loro crescente presenza, giocano un ruolo importante nell’alterare gli equilibri naturali. Attualmente, cinque branchi di lupi popolano il parco, con due o tre esemplari ciascuno, e la loro struttura sociale è ben definita: i giovani adulti vengono allontanati dal branco per evitare un aumento eccessivo della popolazione.

Interventi e prospettive future

Nonostante gli sforzi del personale del Parco per monitorare la situazione, se le popolazioni di stambecchi e camosci dovessero scendere sotto i livelli sostenibili, non si esclude un intervento diretto, con piani di conservazione mirati. Tuttavia, la vera sfida rimane il cambiamento climatico, che non può essere affrontato solo con soluzioni locali.

Focus: lo stambecco delle Alpi, simbolo di resilienza

Lo stambecco delle Alpi (Capra ibex) è uno degli animali più emblematici delle montagne italiane. Un tempo sull’orlo dell’estinzione, grazie a progetti di protezione è tornato a popolarsi nelle Alpi, con il Parco Nazionale del Gran Paradiso come habitat principale. Perfettamente adattato all’ambiente alpino, lo stambecco è diventato un simbolo di forza e resilienza. Tuttavia, il riscaldamento globale sta mettendo a rischio la sua sopravvivenza: la scarsità di acqua e l’aumento delle temperature estive rendono difficile trovare cibo di qualità, mentre la mancanza di neve in inverno contribuisce all’invecchiamento della popolazione.

Fondato nel 1922, il Parco è stato creato proprio per proteggere lo stambecco, che all’epoca era a rischio di estinzione. Oggi, nonostante gli sforzi di conservazione, gli esperti monitorano costantemente le dinamiche della specie e l’impatto del cambiamento climatico. Le soluzioni proposte includono la gestione attiva delle risorse alimentari e la creazione di corridoi ecologici che permettano agli stambecchi di migrare verso aree più favorevoli.

La protezione del futuro

Lo stambecco non è solo un simbolo delle Alpi, ma anche della capacità dell’uomo di correggere i propri errori. Dopo essere stato cacciato fino quasi all’estinzione, è tornato a vivere grazie a un impegno concreto nella sua protezione. Tuttavia, oggi questa protezione deve evolversi. Non basta più salvaguardare il territorio: è necessario adottare soluzioni innovative per combattere il cambiamento climatico e garantire un futuro per la fauna alpina.

Ti è piaciuto l’articolo?

Condivilo su tutti i social e menziona CanaveseNews - News dal Canavese e dintorni

Potrebbero interessarti

Ceresole Reale: in 300 alle “baracche” per celebrare 60 anni di memoria, amicizia e formazione

Ceresole Reale: in 300 alle “baracche” per celebrare 60 anni di memoria, amicizia e formazione

Un tuffo nella memoria, tra emozioni, incontri e ricordi indelebili. Domenica scorsa, oltre 300 persone di diverse generazioni si sono ritrovate nella borgata Villa di Ceresole Reale, a circa 1.600 metri di altitudine, per celebrare i 60 anni delle storiche “baracche”, un luogo diventato nel tempo punto di riferimento per la comunità cuorgnatese. Le “baracche”, […]

22/06/2025

Tavagnasco, trattore si ribalta: grave un uomo elitrasportato in ospedale in serie condizioni di salute

Tavagnasco, trattore si ribalta: grave un uomo elitrasportato in ospedale in serie condizioni di salute

Dramma nella tarda mattinata di oggi, domenica 22 giugno, a Tavagnasco, in Canavese, dove un uomo è rimasto gravemente ferito in un incidente agricolo. L’uomo si trovava alla guida di un trattore che, per cause ancora in fase di accertamento, si è improvvisamente ribaltato. L’allarme è scattato poco dopo le 11. Sul posto sono intervenuti […]

22/06/2025

Tragedia in Val Soana: ritrovato senza vita sul versante meridionale del Gran Paradiso l’escursionista olandese disperso da giorni

Tragedia in Val Soana: ritrovato senza vita sul versante meridionale del Gran Paradiso l’escursionista olandese disperso da giorni

È stato purtroppo ritrovato senza vita l’escursionista di nazionalità olandese disperso da giorni lungo la Grande Traversata delle Alpi. Il corpo è stato individuato nella giornata di oggi, sabato 22 giugno, in Val Soana, sul versante meridionale del massiccio del Gran Paradiso, tra la Valle dell’Orco e la Val Chiusella. Le ricerche erano scattate dopo […]

22/06/2025

Ferrovie, il Canavese è isolato: trasporti inefficienti e treni insufficienti, l’allarme di Confindustria e politica

Ferrovie, il Canavese è isolato: trasporti inefficienti e treni insufficienti, l’allarme di Confindustria e politica

Spostarsi tra Torino e Ivrea in treno è sempre più un’impresa. La tratta ferroviaria Torino–Chivasso–Ivrea, lunga appena 40 chilometri, impiega mediamente un’ora, a causa di convogli lenti, cancellazioni frequenti e sovraffollamento. I treni disponibili non bastano a garantire un posto a sedere a tutti i passeggeri, e il malcontento cresce tra i pendolari, che ogni […]

22/06/2025

Escursionista olandese disperso in Val Soana: ricerche in corso da sabato 21, ma dell’uomo nessuna traccia

Escursionista olandese disperso in Val Soana: ricerche in corso da sabato 21, ma dell’uomo nessuna traccia

Sono in corso da diverse ore le ricerche di un escursionista di nazionalità olandese, scomparso nei giorni scorsi durante un’escursione lungo un tratto della Grande Traversata delle Alpi (GTA). Dell’uomo, di cui non sono state rese note le generalità, non si hanno più notizie da mercoledì 18 giugno. L’allarme è stato lanciato sabato 21 giugno […]

22/06/2025

Notte di paura sull’A5: scontro tra due auto, ferite due persone tra cui una donna incinta

Notte di paura sull’A5: scontro tra due auto, ferite due persone tra cui una donna incinta

Drammatico incidente stradale nella notte tra sabato 21 e domenica 22 giugno lungo l’autostrada A5, nel tratto compreso tra Volpiano e San Giorgio Canavese. Due le persone rimaste ferite, tra cui una donna in stato di gravidanza. Lo schianto si è verificato intorno alle 2 del mattino. Per cause ancora in fase di accertamento, una […]

22/06/2025

Scomparso nel nulla tra i rovi e la Dora: l’angoscia per il chivassese Orazio Cena cresce di giorno in giorno

Scomparso nel nulla tra i rovi e la Dora: l’angoscia per il chivassese Orazio Cena cresce di giorno in giorno

Una notte come tante si è trasformata in un incubo senza fine. Dalla serata di venerdì 13 giugno Orazio Cena, 54 anni, residente nella frazione Mosche di Chivasso, è scomparso nel nulla. Uscito di casa senza lasciare messaggi, ha fatto perdere le sue tracce a bordo della sua Ford, poi ritrovata chiusa e abbandonata tre […]

21/06/2025

Torna il caldo torrido in Piemonte. A Torino superati i 35 gradi centigradi. Domani attesi temporali intensi

Torna il caldo torrido in Piemonte. A Torino superati i 35 gradi centigradi. Domani attesi temporali intensi

Temperature oltre le medie stagionali stanno interessando Torino e gran parte del Piemonte, dove oggi – sabato 21 giugno – si sono nuovamente toccati i 35 gradi. Un picco che richiama le tipiche ondate di calore di luglio e agosto, ma che risulta decisamente anomalo per il mese di giugno, confermando l’anticipo dei fenomeni estremi […]

21/06/2025

Castellamonte, donna investita sulle strisce pedonali: trasportata in ospedale in codice giallo

Castellamonte, donna investita sulle strisce pedonali: trasportata in ospedale in codice giallo

È stata trasportata all’ospedale di Ivrea in codice giallo la donna investita nella mattinata di oggi, sabato 21 giugno 2025, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in via Giuseppe Romana, a Castellamonte, nei pressi del centro commerciale Bennet. Secondo una prima ricostruzione, l’incidente è avvenuto quando un’automobile, condotta da un’altra donna, ha urtato la […]

21/06/2025