Il nuovo Ponte Preti rischia di “saltare”. La protesta bipartisan dei sindaci che bloccano il traffico

15/11/2024

Il nuovo Ponte Preti rischia di “saltare”. La protesta bipartisan dei sindaci che bloccano il traffico

Si è svolta oggi, venerdì 15 novembre 2024, una manifestazione simbolica sul Ponte Preti, tra Strambinello e Baldissero Canavese, organizzata dai sindaci della zona per chiedere al Governo una proroga essenziale per garantire la realizzazione del nuovo ponte. Alle 12:30, oltre trenta amministratori locali, con le fasce tricolore, si sono dati appuntamento per il flash mob, bloccando temporaneamente il traffico e spiegando le ragioni della protesta.

La mobilitazione bipartisan

Alla manifestazione hanno partecipato sindaci di ogni schieramento politico, a testimonianza della trasversalità e urgenza della questione. Con loro, presenti anche i consiglieri regionali Bartoli, Fava e Avetta, e il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo.

Il nodo dei finanziamenti e delle tempistiche

Il motivo della protesta è legato al decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 29 giugno scorso, che impone di appaltare entro il 31 dicembre 2024 tutti i lavori relativi ai ponti già finanziati, pena la perdita dei fondi stanziati. Per il Ponte Preti, la mancata appaltabilità entro i termini comporterebbe la decadenza di ben 19,5 milioni di euro destinati alla progettazione e alla realizzazione dell’opera.

Secondo i rappresentanti della Città Metropolitana di Torino, rispettare questa scadenza è impossibile. La progettazione della variante del Ponte Preti, affidata alla Città Metropolitana, ha subito ritardi significativi a causa delle richieste di modifica da parte di Anas, che ha imposto il passaggio da un’infrastruttura in muratura a una in ferro.

Il vicesindaco Jacopo Suppo ha spiegato: “Chiediamo al Governo una proroga di un anno. Dal decreto ponti del 2019 a oggi ci sono stati eventi straordinari, e rifare il progetto su richiesta di Anas ha richiesto tempo. Il progetto ora c’è, ma servono alcuni mesi per poter procedere con gli appalti”.

Il rischio della “pietra tombale” sul nuovo ponte

Perdere i finanziamenti rappresenterebbe un duro colpo per il territorio, già segnato da criticità infrastrutturali. Il Ponte Preti è infatti un collegamento cruciale per il Canavese, ma le sue condizioni attuali non rispondono più alle esigenze di sicurezza e viabilità della zona.

I sindaci, uniti nella loro richiesta, sottolineano che la proroga non riguarda solo il Ponte Preti, ma anche altre opere infrastrutturali della provincia, fondamentali per il miglioramento della mobilità regionale.

L’appello al Governo Meloni

La manifestazione si conclude con un messaggio chiaro: la proroga richiesta è indispensabile per evitare di vanificare anni di lavoro e investimenti già pianificati. Gli amministratori locali, con il sostegno dei consiglieri regionali e della Città Metropolitana, auspicano che il Governo accolga la richiesta e consenta di salvare un progetto fondamentale per il futuro del Canavese.

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