Canavese: la banda della marmotta colpisce ancora e fa esplodere il bancomat Unicredit di Mazzè

09/10/2024

Canavese: la banda della marmotta colpisce ancora e fa esplodere il bancomat Unicredit di Mazzè

Nel Canavese proseguono gli attacchi agli istituti di credito ad opera della cosiddetta “banda della marmotta”, un gruppo di criminali specializzati nell’assalto ai bancomat con esplosivi. Dopo il recente colpo all’Unicredit di Favria, avvenuto lo scorso mercoledì 2 ottobre, nella notte di sabato 5 ottobre i malviventi sono tornati a colpire, questa volta a Mazzè. Ad essere preso di mira è stato lo sportello bancomat della filiale Unicredit di via Italia, situato a pochi metri dal municipio, in pieno centro cittadino.

Un’esplosione devastante ma senza conseguenze strutturali

I ladri hanno agito utilizzando una potente carica esplosiva, probabilmente del tipo che viene inserito direttamente nel vano dello sportello automatico per provocarne l’apertura. La detonazione è stata così forte da distruggere completamente la postazione del bancomat e far saltare i vetri della filiale, che però è chiusa al pubblico dal 2018. Nonostante il violento boato che ha svegliato i residenti nelle vicinanze, non ci sono stati danni strutturali alla palazzina di proprietà della banca, un edificio di due piani che, dopo le verifiche dell’ufficio tecnico comunale, è risultato agibile.

Un bottino stimato in decine di migliaia di euro

Secondo le prime ricostruzioni, la banda è riuscita a impossessarsi di tutto il denaro contenuto nel bancomat, anche se l’ammontare esatto non è stato ufficialmente comunicato. Stando a indiscrezioni, la cifra si aggirerebbe intorno ai 40mila euro, allineandosi con quanto sottratto pochi giorni fa nella filiale Unicredit di Favria. Dopo l’assalto, i ladri si sono dileguati a bordo di un’Audi di colore scuro, ripresa dalle telecamere di videosorveglianza della banca e del Comune.

La reazione del sindaco e le misure di sicurezza

Il sindaco di Mazzè, Marco Formia, ha espresso il suo rammarico per l’accaduto, ricordando la lunga battaglia condotta per mantenere operativo almeno il bancomat, dopo la chiusura della filiale e sottolineando che è un punto di riferimento per la comunità, specialmente per gli anziani e chi non può spostarsi. In attesa dei lavori di riparazione, è stato predisposto un cordone di sicurezza intorno all’area e una pattuglia della vigilanza privata è stata incaricata di sorvegliare l’accesso alla zona.

Una lunga scia di assalti nel Canavese

L’assalto di Mazzè rappresenta solo l’ultimo episodio di una serie di attacchi che stanno interessando il territorio del Canavese. Prima di questo, nel mese di settembre, un altro sportello Unicredit era stato preso di mira a Rivarossa, anche se in quel caso la banda era fuggita a mani vuote a causa di un malfunzionamento dell’esplosivo. Stessa sorte era toccata lo scorso anno alla filiale della Banca d’Alba e del Canavese nella frazione di Tonengo di Mazzè: qui l’esplosione aveva distrutto la struttura in vetro e muratura, ma non era stata sufficiente ad aprire il blocco d’acciaio contenente il denaro.

Un colpo ben più riuscito, invece, è stato messo a segno lo scorso 14 aprile a Strambino, dove i malviventi sono riusciti a sottrarre circa 70mila euro dal Postamat locale, grazie al mancato funzionamento del sistema di sicurezza che avrebbe dovuto macchiare le banconote.

Indagini in corso: una banda ben organizzata

Le indagini su questa preoccupante escalation di attacchi sono condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Torino, che stanno analizzando le immagini di videosorveglianza e mettendo insieme tutti i tasselli per ricostruire le mosse della banda. Gli inquirenti sospettano che si tratti di una batteria di criminali ben organizzata, con un modus operandi ormai consolidato: l’intera operazione dura solo pochi minuti, durante i quali i ladri piazzano l’esplosivo, prelevano il denaro e si danno alla fuga.

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