Bambini esclusi dalla scuola calcio de La Rivarolese: Energia per Rivarolo attacca l’Amministrazione

07/08/2024

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la nota stampa inviata dal gruppo di opposizione “Energia per Rivarolo” che, non soddisfatta dalla conclusione della vicenda riguardante la presunta esclusione di diversi giovanissimi aspiranti calciatori, una vicenda che ha avuto una risonanza mediatica nazionale, attacca l’Amministrazione comunale:

“Con invidiabile perizia dialettica e tradendo un’articolata strategia d’intervento il nostro sindaco liquida la questione con “si potrà trovare una quadra”. In effetti ora siamo decisamente più tranquilli. E l’assessore allo Sport che cosa dice? Nulla, perché non
esiste. Nella nostra Rivarolo da due mesi lo sport e i giovani che lo praticano o vorrebbero praticarlo contano talmente poco da non meritare neanche un assessorato vero e proprio.

C’è soltanto un consigliere delegato, che per inciso conosce molto bene la Rivarolese Calcio, e prima di dire la nostra sulla questione ci sarebbe piaciuto conoscere il suo parere. Ma ad oggi il consigliere delegato non si è ancora pronunciato. Dunque, ricapitoliamo. La nostra Rivarolo Canavese è assurta alle cronache nazionali (e anche internazionali dal momento che ha parlato di noi, non bene, anche il presidente della FIFA Gianni Infantino) perché la Società di calcio della Città avrebbe rifiutato l’iscrizione di una ventina di nostri piccoli concittadini non abbastanza bravi (in realtà abbiamo letto “scarsi”) con il pallone fra i piedi. Il motivo? Pare che la Società voglia fare selezione per diventare più competitiva e fare un salto di qualità. Non ci permettiamo di discutere le scelte di una società sportiva che forse nel cercare di gestire la crescita del numero di potenziali iscritti non ha saputo proporre da subito un piano chiaro ai genitori, ma se Rivarolo Canavese avesse un assessore allo Sport come ha avuto fino a due mesi fa, forse questi farebbe alcune considerazioni.

Forse, se esistesse un assessore allo Sport, ricorderebbe che l’Amministrazione Rostagno negli ultimi anni ha investito soltanto per il calcio un milione e mezzo di euro, tra la realizzazione del campo in erba sintetica, il campo in erba naturale e i ripristini sui campi di via Merlo. L’ha fatto perché era giusto farlo, perché credeva nel valore dello sport e nella sua funzione educativa e di crescita per i nostri bambini e ragazzi e per consentire alla Rivarolese Calcio di lavorare al meglio. La stessa Società che ora esclude i nostri bambini e ragazzi, per mancanza di impianti…
Forse, se esistesse un assessore allo Sport, farebbe capire alla Società in questione che è suo diritto perseguire i propri obiettivi sportivi, ma che è anche suo dovere, usufruendo di strutture messe a sua disposizione dal Comune, includere (e non escludere) i bambini e i ragazzi che desiderano fare sport.

Forse, se esistesse un assessore allo Sport accelererebbe la messa a disposizione del campo in erba invece di sospendere il giudizio su come gestire la convenzione nel tentativo di sottrarre quello spazio alle diverse associazioni che potrebbero farne uso, temendo “promiscuità” difficili da gestire. Una realtà che gestisce un intero polisportivo in cui operano diverse associazioni potrebbe non essere capace di gestire anche il nuovo campo? Devono valutarne le capacità? E come le valuterebbero? Verificando se il gestore
è in grado di dividere il planning settimanale per ore e affittare il campo?.

Forse, se esistesse un assessore allo Sport, non ci sarebbe neanche bisogno di “trovare una quadra” perché un simile increscioso episodio come quello che ha visto protagonista la Rivarolese Calcio non si sarebbe mai verificato. E probabilmente Gianni Infantino
continuerebbe a ignorare l’esistenza di Rivarolo Canavese. Ma attenzione: la quadra si troverà. Con nuovi investimenti sui campi da calcio, a discapito del supporto di cui anche altri sport necessitano. Serve ancora dire che la vecchia amministrazione non ha investito abbastanza, vero? Lo stile è sempre lo stesso: denigrare l’operato di chi c’era prima, sottolineare una mancanza (mancano i campi di calcio a 5…) senza riflettere sul fatto che occorre investire anche per altri sport e che su quei campi di calcio a 5 erano state previste diverse collaborazioni che non contemplavano l’investimento di denaro pubblico (ma non erano loro quelli delle
partnership tra pubblico e privato?) Sarà mica tutta una mossa dell’assess… pardon del consigliere delegato agli impianti sportivi per indirizzare gli investimenti ancora una volta? In tal caso sì, avremmo chiara la politica sportiva di questa amministrazione”.

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