Caselle: sul tragico schianto dell’aereo delle “Frecce Tricolori”, indaga un pool di esperti
Il tragico incidente aereo del 16 settembre 2023 a Caselle, che ha visto il velivolo “Pony 4” delle Frecce Tricolori precipitare su una strada a San Francesco al Campo, ha scosso profondamente la comunità locale e sollevato interrogativi cruciali sulle cause dello schianto. La Procura di Ivrea ha avviato un’indagine approfondita, affidando l’analisi tecnica agli esperti incaricati secondo la disposizione dell’articolo 360 del codice di procedura penale.
L’incidente ha causato la tragica morte della piccola Laura, di soli 5 anni, travolta mentre si trovava a bordo di un veicolo insieme alla sua famiglia. Le indagini hanno finora esplorato due principali ipotesi: il “bird strike”, ovvero l’impatto con uccelli aspirati nei motori, e un’avaria tecnica. La presenza di volatili all’interno del motore è stata oggetto di particolare interesse, con le prime verifiche che hanno sollevato dubbi sull’ipotesi del “bird strike” inizialmente considerata predominante. La mancanza di resti biologici rilevati sui rottami del velivolo ha portato a una riconsiderazione di tale ipotesi, richiedendo un’analisi più approfondita.
Altre domande chiave poste agli esperti riguardano lo stato di manutenzione dell’aereo e le procedure di sicurezza adottate sia dall’Aeronautica che dalla Sagat, la società che gestisce l’aeroporto di Caselle. Si è sollevata l’importanza di valutare la corretta implementazione delle procedure per il decollo di aerei militari da un aeroporto civile, compreso il sistema di dissuasione degli uccelli, oltre alle procedure per il decollo in formazione, dato che l’esibizione coinvolgeva una pattuglia delle Frecce Tricolori.
La Procura ha incaricato due esperti del Politecnico di Milano, gli ingegneri Marco Borri e Carlo Riboldi, di condurre un’indagine approfondita su tutte le variabili coinvolte nello schianto. Gli esperti avranno accesso ai rottami del velivolo e alle scatole nere contenenti le comunicazioni dei piloti e le segnalazioni della strumentazione di bordo, che saranno decifrate utilizzando appositi software militari.
Al momento, l’unico indagato è il pilota di “Pony 4”, Oscar Del Dò, difeso dall’avvocatura dello Stato e assistito da due colonnelli dell’Aeronautica come esperti. I familiari della piccola Laura, rappresentati dall’avvocato Luigi Chiappero, hanno nominato come consulente l’ingegnere Giorgio Chiandussi, noto per il suo lavoro sulle cause della tragedia del Mottarone.
La relazione finale dell’indagine tecnica dovrà essere depositata entro novanta giorni, rappresentando un passo cruciale nella ricerca della verità e nella determinazione delle responsabilità legate a questo tragico evento.
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