
‘Ndrangheta: traffico di droga e riciclaggio. L’Appello conferma le condanne alla locale di Volpiano
Ieri, martedì 19 febbraio si è chiuso a Torino il processo d’appello sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel Canavese, un caso emerso nell’ambito dell’inchiesta denominata “Platinum” che ha scosso la regione. La Corte d’Appello ha confermato sedici condanne su diciassette imputati, mentre un imputato è stato assolto “perché il fatto non sussiste”.
Il procedimento, condotto con il rito abbreviato, ha evidenziato il coinvolgimento degli imputati in varie attività illegali, tra cui associazione mafiosa, traffico di droga e riciclaggio di denaro. Le indagini hanno rivelato un intricato sistema di infiltrazioni della ‘ndrangheta, con canali di narcotraffico e il riciclaggio dei proventi attraverso società apparentemente lecite.
Il “modus operandi! delle cosche criminali coinvolte nel caso si basava principalmente sull’uso di prestanome e sul finanziamento di attività commerciali e di ristorazione nel torinese e nel Canavese. Numerose strutture alberghiere e ristoranti sono state identificate come parte di questo meccanismo, che permetteva alle organizzazioni criminali di riciclare denaro derivante da attività illegali.
L’operazione “Platinum”, condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia di Torino, ha inferto un duro colpo alla ‘ndrangheta e le sue ramificazioni nel territorio canavesano, evidenziando la profondità delle infiltrazioni criminali nella regione, da Chivasso a Volpiano.