
Ancora niente funerali per gli operai deceduti a Brandizzo. Continuano le operazioni di riconoscimento

Ancora niente funerali per gli operai deceduti a Brandizzo. Continuano le operazioni di riconoscimento
Una tragica notte alla stazione ferroviaria di Brandizzo ha lasciato cinque famiglie in lutto, mentre le operazioni di riconoscimento delle vittime si rivelano complesse, impedendo alle famiglie di pianificare i funerali per i loro cari.
Le cinque vittime sono state identificate come Michael Zanera, 34 anni di Vercelli; Giuseppe Sorvillo, 43 anni di Brandizzo; Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni di Vercelli; Giuseppe Aversa, 49 anni di Borgo D’Ale (originario di Chivasso); e Kevin Laganà, 22 anni di Vercelli. Sfortunatamente, il processo di riconoscimento dei resti è un compito intricato, e un team specializzato di medici legali è stato mobilitato per gestire questa difficile operazione. Sebbene abbiano iniziato il loro lavoro poco dopo la sciagura, è necessario del tempo per portare a termine i riconoscimenti e ottenere il via libera della procura per l’espletamento delle cerimonie funebri.
Ieri, sabato 2 settembre, a Brandizzo si sono recati in visita il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, e del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone. Quest’ultima, insieme al sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, e altre figure rappresentative locali, ha deposto un mazzo di fiori davanti alla stazione ferroviaria, dimostrando solidarietà e compassione per le vittime e le loro famiglie.
Nel pomeriggio, a sorpresa, sono giunti in stazione anche i familiari di Kevin Laganà, il giovane operaio che ha perso la vita nell’incidente. Questa inaspettata presenza ha sottolineato la profonda tristezza che ha colpito la comunità.
Nel frattempo, le indagini della procura di Ivrea procedono a ritmo serrato. Attualmente, ci sono due indagati: Antonio Massa, 46 anni di Grugliasco, addetto di Rfi al cantiere noto come “scorta-ditta”, e Andrea Girardin Gibin, 52 anni di Borgo Vercelli, capocantiere della Sigifer, l’azienda vercellese che aveva in appalto i lavori di manutenzione sui binari.
Entrambi saranno interrogati in procura a Ivrea la prossima settimana, mentre la nazione continua a cercare risposte sulla causa di questa tragica tragedia ferroviaria e a condividere il dolore delle famiglie colpite.