03/08/2023

Cultura

Ciriè, “I treni Ospedale in Italia nel dopoguerra”. E il cardiologo Tripodi diventa uno scrittore

Ciriè

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Ciriè, “I treni Ospedale in Italia nel dopoguerra”. E il cardiologo Tripodi diventa uno scrittore

È stato dato alle stampe un libro su una materia inedita: i Treni Ospedale. Il titolo, “I Treni Ospedale in Italia nel Dopoguerra. Il declino e un progetto di rinascita”, presuppone l’incontro tra sanità e ferrovie. Infatti, a scriverlo è stato un medico, il dottor Edoardo Tripodi, appassionato di ferrovie fin dall’età di sei anni, della Cardiologia del Presidio Ospedaliero di Ciriè, diretta dal dottor Gaetano Senatore che commenta: “L’esperienza del dottor Tripodi dimostra come un cardiologo possa trasformarsi in scrittore coniugando professione e passione per realizzare peraltro un’opera unica nel suo genere”.

Coautrice del testo è la dottoressa Maurizia Rinaldi, Responsabile della struttura Qualità della Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano. La materia dei Treni Ospedale, pur considerata affascinante dagli appassionati e romantica dal grande pubblico, non ha mai beneficiato di una trattazione, rigorosa, tecnica, in una parola adeguata, sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo. Con questa ricerca, durata circa vent’anni, gli autori hanno sistematizzato l’argomento in maniera compiuta per colmare la lacuna. I Treni Ospedale, italiani, sono stati analizzati, forti di una bibliografia “pesante”, secondo i criteri militari e ferroviari che stanno alla base del loro dispiegamento. Il Covid-19, immancabilmente, ha fatto la sua parte anche sui Treni Ospedale, facendone creare uno nuovo e modificandone la gestione operativa da militare a civile. Il dottor Tripodi è stato inviato a seguire l’esercitazione principale di questo convoglio, non appena uscito sui binari.

La simulazione operativa ha avuto luogo per due giorni consecutivi nella stazione di Torino Porta Nuova: di ciò ne ha ottenuto un report esclusivo riportato nel testo. La ricerca appaga gli appassionati di storia, di ferrovie e di medicina poiché tutti questi aspetti, tra loro collegati, sono trattati in maniera esaustiva. I momenti storici più importanti, che ancora adesso hanno dei riflessi sulle realizzazioni post-belliche, sono quelli afferenti alle due guerre mondiali: a tal fine sono stati riportati alcuni momenti prodromici fin qui misconosciuti e mai sviscerati organicamente. Leggendo il testo si comprende questo: la medicina e il treno hanno superato le divisioni imposte dalle guerre. I concetti e i progressi sanitari e tecnici sono riusciti a valicare le barriere e tutte le nazioni civilizzate ne hanno beneficiato.

Dopo il Covid, la tematica del “treno sanitario” sembra essere prepotentemente tornata in auge e in divenire in alcuni progetti della Protezione Civile e delle Agenzie regionali di emergenza/urgenza; ciò ha imposto a un certo punto un limite: il libro tratta dei convogli noti fino al momento della pubblicazione dello stesso, vale a dire, fino alla primavera del 2023.

Il volume è stato arricchito di tabelle e documenti utili ad assimilare meglio la complessa materia, superando i soli criteri iconografici e classificativi estesamente e unicamente adottati su altri scritti cartacei o del web.

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