
Caselle: smaltivano abusivamente rifiuti pericolosi. La Polizia locale denuncia padre e figlio
Era il mese di luglio scorso, quando un uomo di nazionalità marocchina, a seguito di un’indagine iniziata nel mese di maggio dal Comando Territoriale VII della Polizia Locale di Torino, è stato denunciato per attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
Al termine dell’operazione gli agenti avevano posto sotto sequestro un’area a cielo aperto in viale Falchera, recintata con delle lamiere metalliche e utilizzata dallo stesso soggetto come deposito per i rottami di elettrodomestici e di apparecchiature elettriche ed elettroniche. L’attività di smontaggio delle componenti veniva svolta in un negozio di corso Regina Margherita, anche quello sequestrato insieme a due box e un furgone.
E’ stato proprio il monitoraggio delle aree sottoposte a sequestro, così come i successivi accertamenti sugli spostamenti del soggetto, a far scoprire agli agenti che, nonostante la denuncia, l’uomo ha continuato nella sua attività illecita, questa volta in una nuova area di deposito rifiuti a cielo aperto nel comune di Caselle.
Nella mattinata di mercoledì 16 novembre, gli agenti della polizia locale di Torino, in azione congiunta con i colleghi del comando di Caselle, hanno sorpreso l’uomo, insieme al figlio ventiduenne, intento a scaricare elettrodomestici da rottamare dal proprio furgone, direttamente sul terreno recintato con una rete da cantiere.
Oltre a denunciare nuovamente l’uomo per la reiterazione del reato commesso nel mese di luglio e il figlio per concorso con il padre, gli agenti dei due Comandi di Polizia Locale hanno posto sotto sequestro il furgone e l’area di 280 metri quadrati comprensiva dei rifiuti stoccati, tra cui 53 frigoriferi con serpentina, 66 altre serpentine sparse sul terreno, 1 televisore, 2 cucine a gas e 87 pezzi di plastica vari, derivanti dallo smontaggio di altri frigoriferi.