
Truffe, frodi, riciclaggio e usura. 14 arresti e 115 indagati a Torino e Canavese

Nella mattinata di oggi, mercoledì 6 luglio a Torino e provincia, i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo piemontese su richiesta della Procura della Repubblica – nei confronti di 14 imprenditori e commercialisti italiani, i quali, secondo gli elementi indiziari raccolti, sarebbero parte, a vario titolo, di un’associazione per delinquere dedita a frodi plurime, false fatturazioni, riciclaggio e usura.
L’indagine, avviata nel 2019 nei confronti di 115 indagati complessivi, sulla base degli elementi raccolti, ha consentito di acquisire indizi circa l’ipotizzata esistenza di un sodalizio che, mediante 25 società appositamente costituite grazie alla complicità di soggetti terzi o utilizzando documenti falsificati avrebbe perpetrato truffe al Gestore dei Servizi Energetici SpA – società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – facendosi erogare indebitamente Titoli di Efficientamento Energetico, ceduti successivamente a società terze, ricavando un controvalore economico per un importo complessivo di circa 25 milioni di euro; truffe alle banche attraverso l’emissione di fatturazioni inesistenti, con un danno complessivo di circa 50 milioni di euro; riciclaggio dei proventi con trasferimento delle risorse all’estero e acquisto di metalli preziosi (lingotti e monete d’oro) oltre a prestiti a tassi d’usura.
Oltre alle misure cautelari, sono stati eseguiti 31 sequestri preventivi di altrettanti conti correnti in Italia e all’estero, nonché 13 perquisizioni domiciliari nei confronti di ulteriori indagati. Il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari e gli indagati sono da considerare non colpevoli fino a sentenza di condanna divenuta irrevocabile.
Nel corso dell’attività sono stati sequestrati 140.000 euro, 70 cambiali per 270.000 euro, 20 titoli azionari di una società per un importo totale di 100.000 franchi svizzeri, 19 pacchi contenenti banconote fac-simile in taglio da euro 500 e 39 munizioni calibro 38 special.