23/03/2022

Cronaca

Piemonte, migliora la qualità dell’aria, ma l’inquinamento è ancora un pericolo reale

CONDIVIDI

E’ stata pubblicata l’anteprima della relazione annuale sulla qualità dell’aria con i dati relativi al 2021: un lavoro di Arpa Piemonte e Città metropolitana di Torino indispensabile per monitorare le concentrazioni degli inquinanti in atmosfera e valutare l’efficacia delle misure di risanamento messe in atto in particolare riguardo le emissioni dei veicoli, la qualità dei combustibili, le attività industriali e di produzione energia, senza trascurare gli impianti di riscaldamento e l’efficienza degli edifici.

“Si nota un complessivo e costante miglioramento negli ultimi anni della qualità dell’aria – commenta il consigliere di Città metropolitana con delega all’ambiente Gianfranco Guerrini – e gli sforzi che ogni singolo cittadino e ogni Comune mette in pratica ogni anno cominciano a dare i primi risultati: dobbiamo insistere su questo percorso e ognuno deve fare la sua parte per contribuire a confermare il trend di miglioramento sia sul rinnovamento del parco auto, che sulla qualità dei sistemi di riscaldamento domestico”.

“La qualità dell’aria è in miglioramento – spiega il direttore generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto – sebbene alcuni inquinanti come il PM10, il biossido di azoto e l’ozono siano ancora critici. Arpa Piemonte, oltre a fornire importanti valutazioni tecnico scientifiche agli enti per l’assunzione delle decisioni di competenza, svolge un ruolo ancora più nodale nell’attuale protocollo antismog. Dal 1° marzo 2021 i livelli del semaforo si attivano infatti a fronte delle attività previsionali che l’Agenzia effettua sui PM10, per poter adottare delle azioni preventive e non, come in passato, sui dati dei superamenti. Come ente di ricerca Arpa effettuerà ulteriori approfondimenti scientifici che potranno contribuire alla adozione di ulteriori misure per il miglioramento della qualità dell’aria nei prossimi anni”.

Nel corso del 2021 nove dei dodici inquinanti, per i quali sono stabiliti valori di riferimento, hanno rispettato i valori limite e obiettivo su tutto il territorio metropolitano. Come negli anni precedenti, il particolato PM10 e il biossido di azoto hanno superato i rispettivi valori limite, ma con significativi miglioramenti: l’ozono ha superato il valore obiettivo, senza purtroppo evidenziare una riduzione nelle concentrazioni. Le condizioni meteo climatiche dello scorso anno sono state favorevoli alla dispersione degli inquinanti.

Sono confrontabili a quanto osservato nel 2018 e del 2019 e sicuramente meno severe dell’anno 2020 che, per criticità meteorologiche e anomalie emissive legate alle misure di contenimento del Covid-19, è stato un anno del tutto particolare. Nell’analisi dei dati, le rilevazioni 2021 sono state pertanto prevalentemente confrontate con quelle degli anni 2018 e del 2019.

Le serie storiche evidenziano, sostanzialmente per tutti gli inquinanti, una nettissima riduzione delle concentrazioni. I rilevamenti confermano però che le misure di riduzione degli inquinanti non sono state sempre efficaci nell’assicurare il conseguimento dei valori limite nel termine prefissato. Viene evidenziato nella relazione il ritardo nel garantire, su tutto il territorio e per tutta la popolazione, il rispetto dei valori limite per il particolato PM10 e per il biossido di azoto. I miglioramenti osservati nell’ultimo periodo per il biossido di azoto, in particolare nelle stazioni di traffico, sembrano indicare che le misure più recenti, adottate da diversi livelli decisionali per limitare le emissioni dei veicoli, portano visibili miglioramenti e suggeriscono di insistere in questa direzione.

Per il particolato PM10, inquinante di natura complessa, sono in campo i recenti provvedimenti di riduzione delle emissioni su ampia scala territoriale, in particolare nel settore dell’agricoltura e combustione della biomassa, i cui risultati dovrebbero emergere nei prossimi anni.

La rete di monitoraggio è dotata di strumenti di misura conformi con i metodi ufficiali, la precisione e accuratezza dei rilevamenti sono verificate ogni giorno e le concentrazioni degli inquinanti vengono misurate in modo sistematico da molti anni.

28/04/2024 

Cronaca

La rivarolese Marta Camerlo nominata Alfiere della Repubblica dal Capo dello Stato Mattarella

Nel variegato panorama delle giovani speranze italiane, Marta Camerlo si distingue come un faro di resilienza […]

leggi tutto...

28/04/2024 

Cronaca

Leinì: è morto a soli 45 anni dopo aver respirato fenolo durante un incidente sul lavoro

E’ deceduto Salvatore Nicolosi, 45 anni, autista presso la Seici di Leini, vittima di un incidente […]

leggi tutto...

28/04/2024 

Cronaca

E’ morto Renzo Tarabella, l’autore della strage di Rivarolo nella quale morirono quattro persone

E’ morto al soggiorno Primavera di Castellamonte, dove stava scontando la condanna di primo grado a […]

leggi tutto...

27/04/2024 

Cronaca

Caselle, il doloroso e straziante addio a Tiziana Amideo, stroncata a soli 61 anni da un male incurabile

La comunità di Caselle Torinese è in lutto per la scomparsa di Tiziana Amideo, stimata imprenditrice […]

leggi tutto...

27/04/2024 

Cronaca

Usseglio: dalla Regione oltre 250 mila euro per migliorare la fruibilità del lago di Malciaussia

La Regione Piemonte ha stanziato 256.000 euro per il progetto di valorizzazione ambientale del Lago di […]

leggi tutto...

27/04/2024 

Cronaca

Romano Canavese: salta la vacanza a Ibiza per uno sciopero aereo. Coppia risarcita da Ryanair

Una coppia di Romano Canavese, assistita da Italia Rimborso, ha ottenuto un risarcimento significativo a seguito […]

leggi tutto...
Privacy Policy Cookie Policy