
Ferrovia Chivasso-Asti: la Regione spinge per riattivare la linea. “Nodo importante per la mobilità”

La Seconda commissione regionale ha esaminato oggi la situazione della linea Chivasso-Asti, sospesa dal 2011, ascoltando i rappresentanti delle Amministrazioni locali e del comitato per la riapertura. È importante la serie di audizioni che stiamo effettuando in Commissione sullo stato delle linee ferroviarie sospese, perché dopo dieci anni dalla loro chiusura è necessario esaminare se e dove le condizioni siano cambiate e si possa pensare di ripristinare il servizio di trasporto pubblico su ferro – spiega il presidente della Commissione, il leghista Mauro Fava -. Per quanto riguarda la Chivasso-Asti, la necessità imposta dalle direttive europee che spingono verso forme di mobilità sostenibili ed ecologiche, unita allo sfruttamento turistico della tratta, come ad esempio con i viaggi dei treni storici, ci proiettano verso un’auspicabile riattivazione della linea. Si ribadisce quindi l’importanza che venga sempre effettuata una corretta manutenzione del sedime ferroviario lungo tutto il percorso”.
“La riattivazione della linea Chivasso-Asti risulta essere un nodo di fondamentale importanza per la mobilità del territorio chivassese, tra Chivasso e Brozolo, e di quello astigiano, tra Robella e Asti – spiega il consigliere segretario della Lega Salvini Piemonte Gianluca Gavazza -. Si tratta di una battaglia culturale con una visione per il futuro, atta a far vivere le nostre terre alle prossime generazioni”.
“Oggi in commissione ho avuto il piacere di ascoltare il presidente di Uncem Piemonte, il presidente della provincia di Asti e i sindaci di Chivasso, Cavagnolo, Brusasco, Brozolo, Lauriano e San Sebastiano da Po – continua il consigliere Gavazza -. Dalla discussione si evince la necessità della rimodulazione del trasporto su ferro, integrandolo con quello ciclabile e su gomma. Non a caso la ferrovia è utile per garantire la mobilità dei cittadini dalle aree rurali interne verso i grandi centri, soprattutto in un’ottica sanitaria e di istruzione”.