11/02/2022

Cronaca

Lombardore-Front, gli industriali: “La variante alla 460 è una struttura necessaria e utile a tutti”

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Non è una battaglia tra opposte fazioni, come qualcuno ha finora fatto credere, da vincere a tutti i costi. La realizzazione del progetto relativo alla variante Lombardore-Front non deve dividere gli agricoltori dagli industriali, ma deve piuttosto unire tutti i territori che attraverserà in un obiettivo comune: quello di facilitare il passaggio pesante e automobilistico a vantaggio della diminuzione dei livelli di smog e quello di consentire al sistema industriale del territorio di far fronte alle spese di trasporto, effettuando risparmi da non poco conto da reinvestire nelle aziende. La contrapposizione tra mondo agricolo e quello industriale in questi trent’anni ha fatto comodo a molti. A chi non importa, in questa fase.

Il Comitato spontaneo delle aziende territoriali pro 460 Lombardore-Front-Salassa ed UNISA, rispettosi di tutte le istanze associative, ribadisce l’importanza del progetto infrastrutturale. Lo stanziamento approvato da città Metropolitana e Regione non deve assolutamente più essere messo in discussione. Le risorse finanziarie concesse dopo 40 anni di studi, analisi, dibatti e confronti sono la sintesi lunga e travagliata dello stato in cui versano i comuni ed il comparto manifatturiero canavesano. La coesione sociale quasi totalitaria ottenuta, deve assolutamente essere attenta a minimizzare le esternalità negative, ma ferma sulle priorità contingenti. Mentre avanza la desertificazione industriale nazionale, con la perdita di migliaia di posti di lavoro nel settore industriale, il Canavese sta affrontando il cambiamento mantenendo le opportunità occupazionali.

Migliaia di posti lavoro sono ancora presenti nel territorio ma vanno sostenuti con gli ammodernamenti infrastrutturali necessari. In tutta Europa i territori sono impegnati a trovare soluzioni di mobilità efficiente e sicura. Togliere il traffico dal centro dei paesi abitativi, evitando continue frenate e ripartenze dei mezzi privati e pesanti, ridurrà fortemente l’inquinamento e permetterà di accedere in sicurezza al posto di lavoro abbattendo impedimenti alla viabilità, traffico e pericoli connessi.

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