
Ivrea, costretta a violentare il figlio di 5 anni. Donna a processo per violenza sessuale e pedopornografia

È una storia orribile, di quelle che non si vorrebbero mai scrivere e leggere: una mamma è stata istigata e obbligata dal compagno di 57 anni a violentare il figlioletto di cinque anni mentre l’uomo li riprendeva con la telecamera del telefono cellulare. È una vicenda che definire sordida è un eufemismo quella che ha avuto luogo all’interno di una comunità protetta del Canavese. Una vicenda che è finita nell’aula del tribunale di Ivrea.
La donna aveva alle spalle un passato complesso e pesante caratterizzato dai tanti maltrattamenti subiti dal compagno con il quale conviveva, al termine della relazione aveva in qualche modo riallacciato i rapporti con il cinquantasettenne che aveva già conosciuto in passato. È possibile che l’uomo abbia convinto la donna che avrebbe potute uscire dalla comunità, ma in realtà l’ha costretta ad abusare del bambino mentre la telecamera riprendeva impietosamente scene orribili.
A rivolgersi alla polizia è stata un0altra figlia della donna che è entrata in possesso di uno dei video pornografici. La madre si trova alla sbarra con la pesante e infamante accusa di violenza sessuale e pedopornografia mentre l’uomo che l’avrebbe costretta ad abusare del figlio è stato già giudicato e condannato dal tribunale di Torino a 12 anni di reclusione per violenza sessuale e pedopornografia con l’aggravante della registrazione dei filmati che conservava nel telefono cellulare e con i quali ricattava la sventurata.