
Chivasso è pronta ad ospitare i rifugiati afgani. Il sindaco Castello: “Vogliamo fare il nostro dovere”

Il Comune di Chivasso annuncia di aver messo a disposizione di eventuali ospiti la propria rete di accoglienza che, allo stato attuale delle cose, presenta alcuni posti vacanti e che potrebbero essere destinati ai cittadini afgani che hanno collaborato con le Forze Armate, con l’Ambasciata Italiana e con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in Afghanistan. L’accoglienza è estesa anche famigliari di primo grado. E ancora: l’Amministrazione comunale ha espresso anche la disponibilità concreta di ampliare la capacità ricettiva delle strutture per fronteggiare un’eventuale ondata migratoria di rifugiati.
“Stiamo attendendo le indicazioni operative per la sottoscrizione di accordi di collaborazione con la Prefettura che dovrebbero prevedere, in una prima fase, la gestione dell’accoglienza secondo la disciplina del sistema Cas, i Centri di Accoglienza Straordinaria – ha dichiarato il sindaco di Chivasso Claudio Castello -. Credo sia doveroso esprimere la nostra solidarietà al popolo afgano in questa tragedia senza fine e colgo l’occasione per ricordare che il nostro Comune ha da sempre dimostrato una particolare sensibilità nell’affrontare il dramma dei migranti e di quanti fuggono dalla violenza, dalla fame e dalla persecuzione. Un gesto di umanità ma anche di vicinanza con chi è nato dalla parte ‘sbagliata’ del mondo”.
Il primo cittadino ha altresì precisato che, in città, sono presenti quattro Cas, con una disponibilità complessiva di 48 posti situati in frazione Torassi, riservato a madri e figli minori, via Momo, riservato agli uomini, via Gerbido, riservato a uomini e corso Galileo Ferraris, nella Villa confiscata alla mafia, riservato agli uomini.