
Tragedia a Rivarolo: il pensionato Renzo Tarabella è accusato di omicidio plurimo aggravato

Sta meglio Renzo Tarabella, il pensionato di 83 anni che nella notte tra sabato e domenica scorsi ha ucciso a colpi di pistola (regolarmente denunciata) il figlio Wilson di 51 anni, disabile psichico, la moglie Maria Grazia Valovatto di 79 anni e i vicini e padroni di casa Osvaldo e Liliana Dighera di 74 e 70 anni. L’uomo, quando i carabinieri hanno fatto irruzione nell’appartamento al quinto piano di uno stabile in corso Italia 46 a Rivarolo Canavese, ha rivolto la pistola verso di sé e si è sparato al volto. Ricoverato al San Giovanni Bosco Tarabella è stato sottoposto a un lungo e delicato intervento ed è piantonato dai carabinieri. Adesso è intubato in terapia intensiva e la prognosi rimane riservata ma dovrebbe sopravvivere.
Il pensionato è accusato di omicidio plurimo aggravato. Al momento non gli è stata contestata la premeditazione. Carabinieri e procura di Ivrea continuano a indagare per appurare con certezza il movente che ha spinto l’uomo a compiere l’efferata strage.
La procura di Ivrea attende gli esiti delle autopsie effettuate sui corpi delle quattro vittime per appurare tempi e modalità del pluriomicidio. Investigatori e inquirenti stanno attentamente esaminando i due biglietti ritrovati nell’alloggio all’interno del quale si è consumata la tragedia, presumibilmente scritti dopo gli omicidi, e nei quali emerge il rancore che il pensionato provava nei confronti dei coniugi proprietari dell’appartamento nel quale viveva la famiglia.