È stata scarcerata Sara Caterina Casiccia, la videomaker trentacinquenne di Ivrea, che era stata arrestata a Barcellona durante i recenti disordini scoppiati dopo l’arresto del rapper Pablo Hasel, con l’accusa di aver dato fuoco a un furgone della polizia locale. La donna è stata rilasciata nella giornata di ieri, martedì 23 marzo, su disposizione dell’autorità inquirente. A riportare la notizia sono stati i quotidiani spagnoli e l’avvocato difensore José Manuel del Rio.

Il giudice che sta seguendo il caso ha convenuto che non sarebbe stata la donna a cospargere di liquido infiammabile il furgone all’interno del quale si trovava un agente della polizia locale che riuscì a fuggire. Sarebbero state le indagini effettuate dagli agenti della polizia scientifica che hanno attentamente visionato le videocamere installate nella zona nella quale sono scoppiati i disordini, a scagionarla.

In sostanza gl’inquirenti avrebbero constato che la videomaker quel giorno indossava altri indumenti. Caduta la pesante accusa di tentato omicidio la donna rimane indagata.

A giudizio dei giudizi spagnoli la donna, arrestata insieme e altri sette giovani di cui cinque di nazionalità italiana, faceva parte di un gruppo legato agli ambienti anarchici anarchico. Tesi che l’avvocato difensore ha smentito recisamente. Originaria di Ivrea, Sara Caterina Casiccia da anni vive in Catalogna.