Il Piemonte si avvia a diventare zona rossa. Ciò che era già nell’aria sta divenendo realtà. Lo ha confermato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio nella mattinata di oggi, giovedì 11 marzo. Tutta colpa dell’Rt che è salito a 1,41. Per rimanere in zona arancione l’indice di contagio non avrebbe dovuto superare l’1,25. Adesso la decisione finale spetterà al ministro della Salute Roberto Speranza sentito il parere del Comitato tecnico scientifico.

In sostanza in Piemonte è stata superata la soglia dei 250 contagiati ogni centomila abitanti: il pre-report indica che i nuovi casi positivi sono 279. Ed è per questa ragione che è quasi sicuro che il Piemonte si colorerà di rosso. Intanto aumenta la pressione sui reparti di terapia intensiva. Negli ospedali è stata superata la soglia di occupazione dei posti letto in Rianimazione e nei reparti ordinari.

“Le misure più restrittive – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi – servono a ridurre i contagi e ad evitare di arrivare di nuovo agli oltre cinque mila ricoveri che abbiamo avuto in passato. L’unica cosa da fare è stringere e adottare misure più rigorose per evitare i contagi, tenendo conto che questa è una variante molto più contagiosa”.

A meno di improvvisi cali nella curva dei contagi, è probabile che il Piemonte resti in zona rossa (almeno) fino a Pasqua, ovvero fino a martedì 6 aprile.

Ecco cosa si può fare e non si può fare in Zona Rossa:

Spostamenti

È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori dei comuni, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Non sono consentiti gli spostamenti verso altre abitazioni private.

Prima di effettuare ogni spostamento è consigliabile scaricare dal web l’apposito modulo di autocertificazione.

Attività commerciali

Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, ad esclusione della vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia negli esercizi di vicinato sia nelle medie e grandi strutture di vendita, compresi i centri commerciali, ferme restando le chiusure nei giorni festivi e prefestivi. Sono chiusi i mercati, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, tranne le attività con vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.

Scuola e Università

Sono sospese le attività dei servizi educativi dell’infanzia Sono sospese le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado che si svolgono esclusivamente con modalità a distanza È sospesa la frequenza delle attività formative e curriculari delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica.

Ristorazione

Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). È consentito l’asporto fino alle 22.00, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. L’asporto è consentito fino alle 18.00 per gli esercizi con attività prevalente di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. È consentita la consegna a domicilio senza limiti di orari

Sport

È consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione con distanziamento e indossando la mascherina. È consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale. Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali. È sospesa l’attività motoria e sportiva di base in centri e circoli sportivi pubblici e privati anche se svolta all’aperto. Sono altresì sospesi tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva.

Musei, biblioteche, istituti, luoghi della cultura e spettacoli aperti al pubblico

Sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemica. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri locali o spazi anche all’aperto.

Servizi alla persona

Sono sospesi tutti i servizi alla persona ad eccezione delle lavanderie industriali, delle lavanderie e pulitura di articoli tessili e pelliccia, le tintorie, servizi di pompe funebri e attività connesse. Barbieri e parrucchieri saranno chiusi.